Circa 8 anni fa, io e mio marito, abbiamo iniziato un corso di balli caraibici.
Nel paese accanto al nostro c'era una bellissima scuola di ballo, non palestra ma proprio scuola con la S maiuscola (tipo Ballando con le stelle).
Ci siamo iscritti un po' perché ci piaceva il genere e un po' perché abitavamo in quella zona da poco tempo ed era anche un modo per fare amicizia dato che c'eravamo allontanati di molto da dove abitavamo prima, con la conseguenza di non poter vedere costantemente le nostre amicizie di sempre.
Così è stato, non c'è nulla come un corso di ballo (qualsiasi) per stringere amicizie. Oltretutto, il nostro maestro era un aggregatore nato e, tra feste, eventi, serate nei locali, a poco a poco abbiamo fatto amicizia sì con tutti ma, in particolar modo, con una decina di persone.
Abbiamo cominciato a frequentarci molto assiduamente. Anzi, eravamo sempre insieme!
Davvero un bel gruppo, gente simpatica, alla mano, semplice e... di buona forchetta! Chissà come mai si va sempre a finire lì.
In un modo o nell'altro ogni nostra uscita era legata al cibo. Una volta ci siamo addirittura sentiti dire dalla titolare di una trattoria che eravamo come "Cavallette". Dove passavamo noi facevamo il vuoto! (L'abbiamo preso come un complimento...)
Ovviamente, dopo tutto questo mangiare, bisognava smaltire e quindi cercavamo uno spiazzo abbastanza grande, magari un parcheggio vuoto, mettevamo nel cd di una nostra auto la musica latino americana a tutto volume e cominciavamo a ballare la "Rueda" (si balla a coppie ed è una specie di grande girotondo e, a ritmo di musica, si fanno delle figure di ballo complesse e nel contempo la ballerina cambia ballerino continuamente).
C'era chi passando in macchina sulla strada ci suonava e addirittura chi si fermava a guardarci.
Molte volte i proprietari di ristoranti dicevano che noi portavamo l'allegria nel locale e, anzi, dove ci conoscevano bene ci chiedevano se finito di pranzare potevamo fare un po' di animazione di ballo.
Di questo gruppo facevano parte anche Sergio e Margherita (tutt'ora amici e Margherita è la persona con la quale ho partecipato alla Prova del cuoco). La loro casa si prestava a ricevere tanta gente in quanto avevano anche una grandissima mansarda e spessissimo organizzavamo le domeniche "mangianti e danzanti".
Ognuno di noi portava qualcosa di pronto. Ma cosa dico qualcosa! Portavamo di tutto e di più. C'era la lunga tavolata apparecchiata (a volte eravamo anche in 15 e più) e poi c'era un grande tavolo rotondo dove sopra mettevamo tutto il cibo portato. Da paura...
Salami, coppe intere da affettare, salatini, sottaceti, torte salate, dolci, frittate, formaggi, vino (poca acqua) e molto altro ancora. Una cosa che non mancava mai, preparata da Margherita, la padrona di casa, erano i voulevant ai funghi. Buonissimi.
Li ho assaggiati per la prima volta a casa sua. Non faceva in tempo a metterli sul tavolo che venivano divorati, appunto, dalle "cavallette"!
Quanta allegria! Alla fine del pranzo si partiva con la musica e via... Bachate, salse, cha cha cha, rueda.
Ricordi meravigliosi e indelebili di tempi felici che, purtroppo, per un motivo o l'altro non hanno potuto più continuare.
Il gruppo si è sciolto, l'amicizia con Sergio e Margherita è rimasta e i voulevant ai funghi ora li preparo anch'io!
P.s.: dimenticavo! Al nostro gruppo volevamo dare un nome. Un nome che unisse la comune passione per il cibo e il ballo. E, finalmente, dopo tanti nomi assurdi e impossibili, l'abbiamo trovato.
Quale scelta migliore di: "COTECHINI LATINI"? Avevamo addirittura fatto stampare delle magliette nere, tutte uguali, con stampato questo nome sulla schiena. Le mettevamo tutte le volte che facevamo le nostre uscite "mangia/balla".
Sapete cosa vi dico? Nelle nostre zone eravamo oramai conosciutissimi!
Ho parlato troppo? Ora finalmente la ricetta.
Nel paese accanto al nostro c'era una bellissima scuola di ballo, non palestra ma proprio scuola con la S maiuscola (tipo Ballando con le stelle).
Ci siamo iscritti un po' perché ci piaceva il genere e un po' perché abitavamo in quella zona da poco tempo ed era anche un modo per fare amicizia dato che c'eravamo allontanati di molto da dove abitavamo prima, con la conseguenza di non poter vedere costantemente le nostre amicizie di sempre.
Così è stato, non c'è nulla come un corso di ballo (qualsiasi) per stringere amicizie. Oltretutto, il nostro maestro era un aggregatore nato e, tra feste, eventi, serate nei locali, a poco a poco abbiamo fatto amicizia sì con tutti ma, in particolar modo, con una decina di persone.
Abbiamo cominciato a frequentarci molto assiduamente. Anzi, eravamo sempre insieme!
Davvero un bel gruppo, gente simpatica, alla mano, semplice e... di buona forchetta! Chissà come mai si va sempre a finire lì.
In un modo o nell'altro ogni nostra uscita era legata al cibo. Una volta ci siamo addirittura sentiti dire dalla titolare di una trattoria che eravamo come "Cavallette". Dove passavamo noi facevamo il vuoto! (L'abbiamo preso come un complimento...)
Ovviamente, dopo tutto questo mangiare, bisognava smaltire e quindi cercavamo uno spiazzo abbastanza grande, magari un parcheggio vuoto, mettevamo nel cd di una nostra auto la musica latino americana a tutto volume e cominciavamo a ballare la "Rueda" (si balla a coppie ed è una specie di grande girotondo e, a ritmo di musica, si fanno delle figure di ballo complesse e nel contempo la ballerina cambia ballerino continuamente).
C'era chi passando in macchina sulla strada ci suonava e addirittura chi si fermava a guardarci.
Molte volte i proprietari di ristoranti dicevano che noi portavamo l'allegria nel locale e, anzi, dove ci conoscevano bene ci chiedevano se finito di pranzare potevamo fare un po' di animazione di ballo.
Di questo gruppo facevano parte anche Sergio e Margherita (tutt'ora amici e Margherita è la persona con la quale ho partecipato alla Prova del cuoco). La loro casa si prestava a ricevere tanta gente in quanto avevano anche una grandissima mansarda e spessissimo organizzavamo le domeniche "mangianti e danzanti".
Ognuno di noi portava qualcosa di pronto. Ma cosa dico qualcosa! Portavamo di tutto e di più. C'era la lunga tavolata apparecchiata (a volte eravamo anche in 15 e più) e poi c'era un grande tavolo rotondo dove sopra mettevamo tutto il cibo portato. Da paura...
Salami, coppe intere da affettare, salatini, sottaceti, torte salate, dolci, frittate, formaggi, vino (poca acqua) e molto altro ancora. Una cosa che non mancava mai, preparata da Margherita, la padrona di casa, erano i voulevant ai funghi. Buonissimi.
Li ho assaggiati per la prima volta a casa sua. Non faceva in tempo a metterli sul tavolo che venivano divorati, appunto, dalle "cavallette"!
Quanta allegria! Alla fine del pranzo si partiva con la musica e via... Bachate, salse, cha cha cha, rueda.
Ricordi meravigliosi e indelebili di tempi felici che, purtroppo, per un motivo o l'altro non hanno potuto più continuare.
Il gruppo si è sciolto, l'amicizia con Sergio e Margherita è rimasta e i voulevant ai funghi ora li preparo anch'io!
P.s.: dimenticavo! Al nostro gruppo volevamo dare un nome. Un nome che unisse la comune passione per il cibo e il ballo. E, finalmente, dopo tanti nomi assurdi e impossibili, l'abbiamo trovato.
Quale scelta migliore di: "COTECHINI LATINI"? Avevamo addirittura fatto stampare delle magliette nere, tutte uguali, con stampato questo nome sulla schiena. Le mettevamo tutte le volte che facevamo le nostre uscite "mangia/balla".
Sapete cosa vi dico? Nelle nostre zone eravamo oramai conosciutissimi!
Ho parlato troppo? Ora finalmente la ricetta.
Premetto che quando preparo il ripieno per i voulevant, ne faccio molto di più perché poi il giorno successivo lo utilizzo per condire le tagliatelle ai funghi.
Se voi preferite fare la dose esatta per i voulevant, seguite le dosi sotto indicate.
Preparazione facile
Per circa 8 voulevant:
- 40 gr di funghi porcini secchi
- 100 ml di panna da cucina ai funghi
- 2 spicchi di aglio
- sale e pepe
- prezzemolo
- burro
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida per circa 15 minuti dopodiché, con una schiumarola, toglierli dall'acqua e metterli in un colapasta e risciacquarli bene, ma delicatamente, sotto l'acqua corrente tiepida.
Non buttare l'acqua dove sono stati in ammollo i funghi.
In una larga padella fare dorare l'aglio con una fettina di burro quindi versarvi i funghi. Salare e fare cuocere a fuoco medio per 5 minuti.
A questo punto aggiungere 2 mestoli di acqua nella quale sono stati in ammollo i funghi facendo bene attenzione di prendere lentamente solo l'acqua di superficie per evitare di smuovere la terra che è sul fondo.
Continuare la cottura per circa 15 minuti con il coperchio scostato aggiungendo, quando necessita, ancora acqua dei funghi.
- 100 ml di panna da cucina ai funghi
- 2 spicchi di aglio
- sale e pepe
- prezzemolo
- burro
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida per circa 15 minuti dopodiché, con una schiumarola, toglierli dall'acqua e metterli in un colapasta e risciacquarli bene, ma delicatamente, sotto l'acqua corrente tiepida.
Non buttare l'acqua dove sono stati in ammollo i funghi.
In una larga padella fare dorare l'aglio con una fettina di burro quindi versarvi i funghi. Salare e fare cuocere a fuoco medio per 5 minuti.
A questo punto aggiungere 2 mestoli di acqua nella quale sono stati in ammollo i funghi facendo bene attenzione di prendere lentamente solo l'acqua di superficie per evitare di smuovere la terra che è sul fondo.
Continuare la cottura per circa 15 minuti con il coperchio scostato aggiungendo, quando necessita, ancora acqua dei funghi.
Ora aggiungere la panna, mescolare con cura ed eventualmente aggiungere ancora un poco di sale e una macinata di pepe.
Lasciare cuocere ancora 5/7 minuti e, poco prima della fine cottura, aggiungere il prezzemolo.
Lasciare cuocere ancora 5/7 minuti e, poco prima della fine cottura, aggiungere il prezzemolo.
Riscaldare il forno a 180° gradi e, nel frattempo, riempire bene i voulevant.
Foderare una pirofila con cartaforno bagnata e ben strizzata quindi disporre i voulevant.
Foderare una pirofila con cartaforno bagnata e ben strizzata quindi disporre i voulevant.
Infornare per qualche minuto fino a quando i voulevant saranno dorati. Attenzione perché in un attimo si possono bruciare.
Servirli ben caldi.
Servirli ben caldi.
Un bel gruppetto di persone allegre con tanta voglia di divertirsi! Poi, ballo e cibo, sono ingredienti fondamentali per la riuscita di qualsiasi festa!
RispondiEliminaHo l'abitudine di preparare i vol au vent la maggior parte delle volte quando ho ospiti a pranzo o a cena. Cambio sempre il ripieno in base al menu. Ho provato i vol au vent con i funghi, ma fatti diversamente.
Buona la tua versione, sicuramente!
Eh si, proprio un bel gruppo. Ho molta nostalgia di quegli anni.
EliminaQuesto tipo di antipasto è facile e veloce e sempre gradito ai grandi e ai "marmocchi".
A presto e buonanotte Any.
Ma che bel gruppo simpatico e allegro che eravate!! Mi immagino le vostre serate piene di musica, buon cibo e tanta tanta allegria! Purtroppo molto spesso la vita porta a separarsi e a prendere strade diverse ma i ricordi rimangono sempre vivi e l'importante è custodirli bene :) I vol au vent li mangio mooooltooo volentieri anche io e segno subito questa versione che per me che sono un amante dei funghi è davvero buonissima!! Anzi, te ne rubo uno ;)
RispondiEliminaCiao Pasticciona! Provali e fammi sapere, sono delicati e taaaanto buoni.
EliminaRuba, ruba pure. Sono qui apposta...
Buonanotte.
Beata te che hai un marito ballerino, il mio è restio a tutto ciò che si muove....un pantofolaio nato, soprattutto se cerco di corromperlo per una scuola di ballo....seeee...mo ce lo freghi. Avevate anche una bella comitiva, peccato si sia sciolta, però alla fine se eravate così conosciuti, le t-shirt potevate metterle su lo stesso...ih ih ih!!!
RispondiEliminaMi mangio un tuo stuzzichino e mi defilo.....
Un abbraccio,
Vale
Valeeee, invece io fatico a farlo restare a casa un sabato sera. Vorrei guardare Italia's got talent sul divano con i miei gattini sulle gambe e invece no! Pioggia, vento, neve o nebbia mi tocca vestirmi, pettinarmi, truccarmi e uscire di casa alle 22,30 per tornarci alle 3 del mattino. Uffaaaaa
EliminaDevo dire che poi quando sono là mi diverto, però...
Ti confermo che le magliette oramai sono "morte" ma le abbiamo messe anche dopo che il gruppo si è sciolto.
Un saluto màs caliente. Lorena