In queste due ultime settimane mi avrete trovata distratta e distante, specialmente sui social, non perché mi stia allontanando dal mio amato blog ma perché sto avendo qualche problema a causa del passaggio da dominio Google a dominio personalizzato. Http, https, Dsn, uffa quante complicazioni... e questo mi rende particolarmente nervosa.
Io odio che non funzioni tutto alla perfezione e odio anche non capirci quasi nulla di questi dettagli tecnici e quindi non posso risolvere da sola ma mi devo affidare ad esperti e rispettare i loro tempi mentre io vorrei tutto e subito.
Avete presente quelle sfere morbide in silicone, grandi più o meno come palline da ping pong che si tengono in mano girandole che scaricano la tensione e lo stress? Ecco, io invece delle palline scarico la tensione lavorando la pasta morbida per fare il pane.
Oramai é una piacevole dipendenza settimanale alla quale non potrei più rinunciare, anche grazie ai risultati che ottengo in tempi umanamente accettabili; in solo tre totali ore sforno un pane stupendo.
Farine di ottima scelta, acqua naturale, miele di montagna, poco olio extra vergine toscano di prima qualità, lievito madre essiccato e via con la mia terapia rilassante... sentire le mani che affondano in questa pasta morbida e profumata é veramente piacevole e la mia mente si libera da tutto lasciando spazio solo a pensieri positivi.
Questa volta ho voluto cambiare forma al pane creando una bella treccia, spero vi piaccia e con questo vi auguro un sereno fine settimana.
P.s.: ho trovato dove fanno un salame davvero "ruspante" buonissimo e fatto come si deve, non industriale, che accompagnato a questo pane e ad un buon bicchiere di vino rosso sono una cosa da sballo e infatti, se fate caso nella fotografia, la treccia é quasi a metà perché prima di fare le foto abbiamo fatto merenda!
Preparazione facile
Per ottenere circa 1 kg di pane finito:
- 700 gr di farina così suddivisa:- 400 gr di farina integrale
- 200 gr di farina di farro
- 100 gr di farina 1
- 420 ml di acqua tiepida (io ho utilizzato acqua naturale in bottiglia perché è più leggera)
- 3 cucchiaini di zucchero (oppure miele)
- 3 pugni di semi misti (lino, sesamo, papavero, girasole)
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiai di olio e.v.o.
- 3 cucchiaini di zucchero (oppure miele)
- 3 pugni di semi misti (lino, sesamo, papavero, girasole)
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiai di olio e.v.o.
Sciogliere lo zucchero (o il miele) nell'acqua tiepida.
In una capiente ciotola mettere le farine setacciate, il sale e i semi misti.
Mescolare con un cucchiaio di legno quindi aggiungere il lievito (sale e lievito non devono mai essere incorporati insieme).
Mescolare ancora dopodiché formare nel centro un solco e versarvi l'acqua tiepida e l'olio extra vergine di oliva.
Mescolare molto bene fino ad ottenere un composto uniforme, molle ed appiccicoso quindi con il cucchiaio o meglio con le mani lavorarlo fino a formare una palla.
Lasciarlo nella ciotola e coprire con un canovaccio di cotone inumidito e fare lievitare per due ore in un luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria (ideale nel forno spento).
Trascorso il tempo necessario alla lievitazione, riprendere l'impasto che sarà raddoppiato di volume.
Aiutandosi con una spatola, farlo scivolare su cartaforno leggermente infarinata.
Lavorare l'impasto fino ad allungarlo circa due spanne poi tagliarlo a metà lasciando però unito un pezzo, esattamente come in fotografia.
Meglio se vi fate aiutare a tenere ferma la parte unita mentre attorcigliate fino in fondo le due metà.
Meglio se vi fate aiutare a tenere ferma la parte unita mentre attorcigliate fino in fondo le due metà.
Lasciare lievitare ancora 30 minuti.
Nel frattempo preriscaldare il forno a 220° statico avendo cura di mettere nella parte bassa un contenitore con circa 1 litro di acqua per creare il giusto apporto di umidità.
Trasferire il pane con la sua cartaforno sulla placca e infornare, cuocere 20 minuti a 220° e 10 minuti abbassando a 200° (per un totale di 30 minuti).
Aspettare che il pane si sia raffreddato prima di tagliarlo a fette.
Lasciato intero, in un luogo asciutto e avvolto in un canovaccio, dura anche cinque giorni senza indurirsi.
Questa treccia di pane integrale è bellissima,sa di casa e di festa,complimenti ottima scelta,buon inizio settimana
RispondiEliminaCiao Paola e benvenuta! Grazie, anche a me piace molto sia da vedere che da mangiare...
EliminaBuonissima settimana anche a te, Lorena
Molto gustosa e invitante questa treccia di pane integrale, poi abbinata a dei salumi è il massimo. Un saluto e buona settimana
RispondiEliminaFabiola grazie, non mi stancherò mai di pane con un buon salame... ti auguro una felice settimana. Lorena
EliminaIl pane buono fatto in casa non ha eguali con niente altro. Bravissima!
RispondiEliminaPuoi ben dirlo Gufetta. Abbinato poi ad un eccellente salame... Ti auguro buona giornata, Lorena
EliminaQuelle fetta di pane con il salame sono una tentazione.
RispondiEliminaA me viene l'acquolina ogni volta che vedo questa foto... Ciao cara e buona giornata.
EliminaLorena
Guarda non mi parlare di tecnologia che sbatto la testa contro il monitor! Come ti capisco...sono qui che valuto se fare il passaggio o meno!
RispondiEliminaCmq il tuo antistress lo approvo al 100% ed è un po' anche il mio :-) questo pane è divino e sfido chiunque a resistere a farci merenda..prima di arrivare sul set fotografico :-P
Buona settimana Lorena <3
ps:Se ti va ti invito a partecipare al nostro contest http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/04/contest-al-km-0.html potrai essere ospite della rubrica x2 uscite :-) Ti aspettiamo <3
Ciao Consu, io odio poi dovermi affidare ad altre persone per fare qualcosa. Vorrei sapermela sbrigare da sola appena se ne presenta il problema.
EliminaPensa che ho dovuto minacciare mio marito per farlo smettere di tagliare questo pane. Insomma, fammi fare 'ste due foto poi ne mangi quanto ne vuoi no? Non sanno aspettare un attimo...
Un abbraccio e grazie, Lorena
Una pagnotta meravigliosa, adoro l'intreccio, ti è venuto molto bene e poi la farina di farro è una delle mie preferite.
RispondiEliminaCiao e grazie per i complimenti. Si sono contenta anch'io per come mi è venuta, bellina e buonissima.
EliminaHo usato farina integrale e di farro. Dovrò rifarla...
Buona serata, Lorena
Che tristezza sentir parlare di animali come "pane e salame buonissimo"....
RispondiEliminaMa perchè non vi sforzate almeno un po' di cambiare? Si mangia benissimo (e più in salute!) anche con un'alimentazione vegana...
E poi ci scommetto che lei è una di quelle persone che si professano amanti degli animali..ma quali animali? Cani e gatti! Non esistono animali di serie A e di seri B, tutti hanno diritto di vivere!!!
Saluti, Viola.
Viola buongiorno e grazie comunque per essere stata educata nel suo commento, non sempre è così.
EliminaÈ per me difficilissimo rispondere a questa mail perchè da una parte sono assolutamente d'accordo con lei, si sono amante degli animali, tutti tranne qualche insetto, e pensare ad un animale che soffre mi fa stare proprio male fisicamente.
Anni fa, vedendo un documentario della Licia Colò sui cavalli da macello, sono stata talmente male che da quel giorno ho escluso per sempre dalla mia tavola la carne equina.
Circa due anni fa, su FB nel periodo pasquale, ho visto immagini di agnelli che mi hanno talmente scioccata da ripromettermi di non mangiare mai più agnello (era uno dei miei piatti preferiti).
So che è un controsenso perchè anche tutti gli altri animali da macello soffrono come i cavalli e gli agnelli. Devo dire che rispetto ad una volta ho diminuito molto il consumo di carne ma non mi sento ancora pronta ad eliminarla completamente. Anche perchè a quel punto avrebbe senso solo se dalla mia tavola eliminassi tutto ciò che è animale.
Convinta da alcune mie colleghe, due anni fa sono andata in un ristorante vegano per la prima volta nella mia vita e, sorpresa, ho mangiato benissimo e molto vario.
Forse ho solo bisogno di più tempo per prendere questa decisione così radicale, vorrebbe dire anche cominciare da zero con la cucina perchè ora in quasi tutti i miei piatti ci sono dei derivati animali e per ora non mi sento pronta. Oltretutto dovrei imporre anche a mio marito la mia scelta perchè certo non potrei fare due cucine diverse.
Ma a questo punto, volendo andare a fondo, significherebbe anche non curarsi più con i farmaci perchè vengono testati, non utilizzare più moltissimi prodotti comunemente usati e qui il discorso potrebbe andare avanti all'infinito.
Per ora, mi perdoni, non sono pronta pur ammirandola per aver saputo essere più forte di me.
Grazie, Lorena