Care amiche, eccomi ancora una volta a raccontarvi con grande entusiasmo di questa meravigliosa terra di Toscana. Meta della mia ultima vacanza settembrina.
Già a giugno vi avevo trascorso due settimane ma mi erano bastate per innamorarmi perdutamente della Val d'Orcia tanto che ho voluto ritornare nello stesso posto: a San Quirico d'Orcia dagli amici Manuela e Marcello, proprietari dell'Agriturismo Podere Spagliarda.
Questa di settembre è stata proprio una "vacanza rubata" in quanto non era in previsione ma non potevo proprio perdermi la Fiera del Cacio nella bellissima Pienza, in provincia di Siena.
Qui, in questa parte di Toscana, le manifestazioni sono proprio sentite e vissute con grande entusiasmo dalla popolazione e molto ben gradite dai turisti che vi fanno visita.
Pienza è una magnifico Borgo ricco di storia, dichiarata patrimonio dell'UNESCO nel 1996 e, in occasione di questa manifestazione, è riuscita ad essere ancora più bella e allegra.
Per le strade sventolavano le colorate bandiere delle varie contrade e nelle bancarelle allestite per le vie del centro veniva venduto il famosissimo Pecorino di Pienza: stagionato, fresco, alla cenere, alla vinaccia, alle foglie di noce, al ginepro, al pepe e molto altro. Ovviamente non potevano mancare i salumi che rientrano tra le eccellenze di questa splendida regione.
Per darvi un'idea di quanto importante e folkloristica sia questa manifestazione, persino dalla Svezia è arrivata una troupe televisiva che ha ripreso la festa.
Oltre alla vendita, in piazza hanno fatto la dimostrazione delle varie fasi della produzione di questo prodotto, oramai conosciuto in tutto il mondo.
Molto emozionante è stato lo spettacolo degli sbandieratori e dei tamburini, non solo perché è stato bello vedere la loro abilità ma anche il forte legame che unisce questi artisti.
Per finire, è stato divertente vedere un antico gioco ancor oggi molto sentito degli abitanti della zona: il "Tiro del cacio al fuso". L'abilità di questo gioco sta nel far rotolare a terra, da distante, una forma di cacio che deve girare attorno ad un fuso piantato a terra al fine di ottenere un alto punteggio.
Ha animato la giornata un simpaticissimo e davvero bravo artista che improvvisava al momento monologhi tutti in rima: Gianluca Foresi.
Questa manifestazione, ogni anno, richiama visitatori da ogni parte del mondo.
Ecco le immagini più rappresentative della giornata di chiusura...
Già a giugno vi avevo trascorso due settimane ma mi erano bastate per innamorarmi perdutamente della Val d'Orcia tanto che ho voluto ritornare nello stesso posto: a San Quirico d'Orcia dagli amici Manuela e Marcello, proprietari dell'Agriturismo Podere Spagliarda.
Questa di settembre è stata proprio una "vacanza rubata" in quanto non era in previsione ma non potevo proprio perdermi la Fiera del Cacio nella bellissima Pienza, in provincia di Siena.
Qui, in questa parte di Toscana, le manifestazioni sono proprio sentite e vissute con grande entusiasmo dalla popolazione e molto ben gradite dai turisti che vi fanno visita.
Pienza è una magnifico Borgo ricco di storia, dichiarata patrimonio dell'UNESCO nel 1996 e, in occasione di questa manifestazione, è riuscita ad essere ancora più bella e allegra.
Per le strade sventolavano le colorate bandiere delle varie contrade e nelle bancarelle allestite per le vie del centro veniva venduto il famosissimo Pecorino di Pienza: stagionato, fresco, alla cenere, alla vinaccia, alle foglie di noce, al ginepro, al pepe e molto altro. Ovviamente non potevano mancare i salumi che rientrano tra le eccellenze di questa splendida regione.
Per darvi un'idea di quanto importante e folkloristica sia questa manifestazione, persino dalla Svezia è arrivata una troupe televisiva che ha ripreso la festa.
Oltre alla vendita, in piazza hanno fatto la dimostrazione delle varie fasi della produzione di questo prodotto, oramai conosciuto in tutto il mondo.
Molto emozionante è stato lo spettacolo degli sbandieratori e dei tamburini, non solo perché è stato bello vedere la loro abilità ma anche il forte legame che unisce questi artisti.
Per finire, è stato divertente vedere un antico gioco ancor oggi molto sentito degli abitanti della zona: il "Tiro del cacio al fuso". L'abilità di questo gioco sta nel far rotolare a terra, da distante, una forma di cacio che deve girare attorno ad un fuso piantato a terra al fine di ottenere un alto punteggio.
Ha animato la giornata un simpaticissimo e davvero bravo artista che improvvisava al momento monologhi tutti in rima: Gianluca Foresi.
Questa manifestazione, ogni anno, richiama visitatori da ogni parte del mondo.
Ecco le immagini più rappresentative della giornata di chiusura...
Bellísima entrada!!!!
RispondiEliminaGracias por compartirla:))
Baci:)
Nines grazie a te di averlo letto e spero di avere trasmesso l'entusiasmo che avevo nell'essere sul posto.
EliminaUn abbraccio da Lorena
Brava Lorena, con poche parole e qualche bella foto ci hai trasmesso l'emozione di una festa ineguagliabile. Purtroppo io sono tornato in zona troppo tardi; solo per pochi giorni mi sono perso la festa ed anche l'occasione di conoscerci, magari da Venere al ristorante di Fonte alla Vena. Peccato, sarà per un'altra volta!
RispondiEliminaCiao Andrea, noooooo! Come hai potuto perderti la festa? Mi è piaciuta tantissimo.
EliminaSarà per il prossimo anno! Da Venere ho fatto tappa fissa...
Buon fine settimana, Lorena
Anch'io sono innamorata di questa bellissima zona della Toscana, le tue foto mi hanno messo una voglia pazzesca di tornare in questi luoghi!!! Grazie!!!
RispondiEliminaCiao Virginia, per farti venire ancora più voglia... ti invito a vedere in "Etichette" la voce: Toscana.
EliminaUn abbraccio, Lorena