Avevo intenzione già da qualche tempo di fare questo pane e la settimana scorsa, vedendo dei papaveri in un campo, mi è venuto in mente che quando lo avrei preparato avrei potuto fotografarlo accostandolo a questi fiori.
Ieri avendo la giornata libera ho deciso che era il momento giusto per prepararlo perciò mi servivano dei papaveri per scattare le fotografie, ma dove li avevo visti una settimana fa erano troppo distanti da casa mia; mica potevo fare 30 chilometri per tre papaveri... Anche perchè sono fiori talmente delicati che, una volta colti, sfioriscono nel giro di mezz'ora.
Allora ho preso un vasetto, l'ho riempito a metà di acqua, e sono saltata sulla mia macchina. Abitando in campagna ero certa di trovare anche nella mia zona qualche campo fiorito ma, dopo qualche giro, non ho trovato nulla.
Fortunatamente, in lontananza ho visto in un campo un uomo che lavorava e mi sono chiesta: se sto cercando dei papaveri, a chi meglio di un contadino accanto ad un trattore chiedere se ne ha visti in zona?
La sua risposta... non li ho mai visti. Ma che fiori sono, quelli rossi?
Ma dico, stiamo parlando di papaveri in campagna non di protee del Sud Africa.
La sua risposta... non li ho mai visti. Ma che fiori sono, quelli rossi?
Ma dico, stiamo parlando di papaveri in campagna non di protee del Sud Africa.
Parecchio sconcertata da questo incontro con l'unico contadino italiano tonto che non conosce i papaveri, mi sono ripromessa di fare un ultimo giro prima di arrendermi e... forse premiata per tanta perseveranza, mi sono trovata davanti all'imbocco di una stradina sterrata di campagna dove sul fondo si vedevano dei piccoli puntini rossi, mossi dal caldo vento di ieri, primeggiare tra i colori più tenui.
Felice come se avessi visto delle pepite d'oro, ho raccolto solo i pochi papaveri che mi servivano e li ho messi subito con i gambi nel vasetto con l'acqua e... piano piano per non rovesciarla sono tornata a casa con il mio bottino.
Per ottenere circa 800 gr di pane finito (2 pagnotte):
- 500 gr di farina così suddivisa:
- 300 gr di farina d'orzo macinata a pietra
- 200 gr di farina 1 di grano tenero macinata a pietra
- 35 gr di lievito madre integrale in polvere (comunque leggere sempre le dosi sulla confezione)
- 380 ml di acqua tiepida (io ho utilizzato acqua naturale in bottiglia perché è più leggera)
- 2 cucchiaini di zucchero (oppure miele)
- 1 cucchiaino e mezzo di sale
- 1 cucchiaio di olio e.v.o.
- gherigli di 10 noci
- un pugno di semi di papavero
Spezzettare grossolanamente con le mani i gherigli delle noci poi passarli in un colino a maglie larghe e scuotere per eliminare le eventuali pellicine.
Sciogliere lo zucchero (o il miele) nell'acqua tiepida.
In una capiente ciotola mettere le farine setacciate, il sale e le noci spezzettate.
Mescolare con un cucchiaio di legno quindi aggiungere il lievito (sale e lievito non devono mai essere incorporati insieme).
Mescolare ancora dopodiché formare nel centro un solco e versarvi l'acqua tiepida e l'olio extra vergine di oliva.
Mescolare molto bene fino ad ottenere un composto uniforme, molle ed appiccicoso.
Spolverizzare la superficie dell'impasto con della farina e con il cucchiaio cercare di formare una palla.
Coprire con un canovaccio di cotone inumidito e lasciare lievitare per due ore in un luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria.
Trascorso il tempo necessario alla lievitazione, riprendere l'impasto che sarà raddoppiato di volume.
Aiutandosi con una spatola, farlo scivolare su un piano infarinato.
Tagliare a metà l'impasto (volendo è possibile lasciarlo intero per ottenere una grossa pagnotta), distanziare i due pezzi e cospargerli di farina quindi dare la forma desiderata lavorandoli un attimo con le mani e incorporando i semi di papavero.
Trasferire le pagnotte su una placca da forno foderata con cartaforno infarinata e lasciare lievitare ancora 30 minuti.
Nel frattempo preriscaldare il forno a 220° statico avendo cura di mettere nella parte bassa un contenitore con circa 1 litro di acqua per creare il giusto apporto di umidità.
Infornare e cuocere 20 minuti a 220° e 10 minuti abbassando a 200° (per un totale di 30 minuti).
Qualora l'impasto sia stato lasciato intero, la cottura sarà di circa 40 minuti.
Aspettare che il pane si sia raffreddato prima di tagliarlo a fette.
Lasciato intero, in un luogo asciutto e avvolto in un canovaccio, dura anche cinque giorni senza indurirsi.
Volendo è possibile tagliarlo a fette e metterlo in congelatore.
Mi sembra che la fatica della ricerca sia stata premiata dal risultato. Stupende le immagini e anche il pane deve essere molto buono. Grazie per avere condiviso la ricetta. Bruna
RispondiEliminaBuongiorno Bruna e grazie per essere passata dal mio blog. Effettivamente per tre papaveri ci ho perso un po' di tempo ma è comunque sempre piacevole andare in giro in campagna...
EliminaIl pane è venuto davvero buono, soffice ed è piacevole sentire il gusto delle noci.
Un saluto e spero di averla ancora tra i miei lettori. Lorena
Mi incuriosiscono moltissimo le ricette di pane e soprattutto quelle con farine non usuali. Quella d'orzo mi mancava. La cercherò perchè fino ad ora non mi è mai capitata sotto tiro. Buona serata
RispondiEliminaCiao Gufetta, effettivamente anch'io non l'avevo mai vista in commercio ma oramai, da quando faccio il pane in casa, in ogni negozio che vado mi precipito a vedere che tipi di farina hanno e in un negozio dove non ero mai stata, l'ho trovata!
EliminaSicuramente in internet si troveranno i mulini che la vendono anche online.
Ti auguro una buona serata, Lorena
Mi stupisco che un contadino non sappia nemmeno che fiori siano i papaveri O_o cmq meno male che non ti sei arresa, queste foto sono incantevoli e quel pane è uno sballo :-) Bravissima Lore <3
RispondiEliminaA chi lo dici... Quando mi ha risposto così sono rimasta a bocca aperta (avrei voluto vedere che espressione avevo). Strani gli umani...
EliminaAnche a me piacciono molto perchè sanno di campagna e devo dire che anche il pane è venuto buono.
Un bravissima sulla panificazione detto da te vale triplo quadruplo ;)
Buona serata Consu.
Lorena
Fatica ripagata, che meraviglia questo pane, così come le foto.
RispondiEliminaGrazie Francesca, effettivamente sono contenta del risultato di entrambe...
EliminaUn abbraccio e grazie, Lorena
... ahahaha non mi meraviglio ormai più di nulla. Ottimo ammiro sempre, forse te l'ho gia detto chi panifica ma io a parte che non l'ho mai fatto a casa, siamo solo due, di pame ne mangiamo pochissimo forse un panino piccolo in due quindi andrebbe sprecato anche come lavoro. Grazie cara deve essere molto buono prendo una fettina e buona serata.
RispondiEliminaChe mondo strano... Effettivamente, se ne consumate così poco, non vale la pena anche se la preparazione è veloce e facilissima.
EliminaVorrà dire che ogni volta te ne tengo via giusto due fette ;)
Un saluto, Lorena
Ciao Lorena,
RispondiEliminacomplimenti come sempre per le ricette bellissime. Ogni tuo post sembra un dipinto, questo con i papaveri mi ricorda i quadri degli impressionisti!
Spero tutto bene perché non ti vedo più tra i miei followers. Fammi sapere se è tutto OK.
Un abbraccio
Ma grazie Anna, sei davvero troppo gentile e le tue parole mi fanno davvero piacere. Va tutto bene a parte il fatto che da qualche tempo mi sono accorta che sia Google che FB, senza alcun diritto e senza consenso, eliminano in autonomia alcuni follower.
EliminaNe avevo già parlato anche con un'altra "collega" di blog e le avevo chiesto come mai io non vedevo più nella pagina di servizio i post che pubblicava e, controllando, io non ero più nei suoi follower eppure io non avevo fatto nulla. Lo stesso vale per la pagina G+.
Pensa che un mese fa, mi sono accorta che qui sul blog in due giorni mi erano "spariti" 6 follower e pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato ma ero certa che così non fosse e poi ho invece scoperto questo comportamento appunto di Google e anche di FB.
Comunque arrivo subito e provvedo ;)
Grazie per avermelo segnalato, un abbraccio da Lorena
Lorena,
RispondiEliminanon sai quanto mi ha fatto piacere averti ritrovato e sapere che si trattava solo di un problema tecnico. Un paio di settimane fa mi era sparita all'improvviso un'altra follower che non si era mai cancellata! Misteri del web!
Grazie mille per la tua sollecitudine e la tua gentilezza d'animo. Passa da me tutte le volte che vuoi, sei sempre la benvenuta. Io ammirerò i tuoi post e visiterò spesso il tuo blog.
Un abbraccio forte cara! Buona giornata per domani.
Ciao Anna, ora sai che se ti mancano follower non è per mancanza di interesse da parte dei lettori ma per volontà dei vari Google, FB, ecc.
EliminaUn abbraccio e buon lungo fine settimana. Lorena
Scusa e i semi di papavero quando si mettono?
RispondiEliminaCiao Nando, si mettono alla fine della lievitazione quando si divide in due la pasta e gli si da la forma... Trovi il passaggio scritto subito sopra all'ultima fotografia del post.
EliminaFammi sapere se ti viene bene... Buona giornata, Lorena