Le dinamiche della mente umana riescono sempre a sorprendermi... Mi chiedo da cosa dipenda la sensazione che si ha nell'immediatezza quando si incontra una persona per la prima volta.
Capita spesso di non provare assolutamente nulla; la stessa empatia che si può avere con una lavatrice in centrifuga. Poi ci sono le vie di mezzo: una leggera simpatia mista a curiosità o una leggera antipatia e poi... Poi ci sono le sensazioni forti.
Quella che ricordo esageratamente intensa, e che risale a circa trent'anni fa, è stata l'aver provato quasi un malessere fisico nell'aver conosciuto l'amica di una mia collega. Questa ragazza era passata da noi in ufficio nella tarda mattinata perchè poi sarebbe andata a pranzo con la collega.
Mi sono bastati pochissimi minuti per provare nei suoi confronti una forte avversione tanto da non vedere l'ora che se ne andasse.
Poi invece ti capita di incontrare una persona e subito provare un senso di benessere, tenerezza e affetto particolarmente intensi da lasciarti quasi stordita e con l'impressione di conoscerla da tempo.
Questo è quello che mi è capitato lo scorso anno, durante una vacanza in Toscana, quando ho conosciuto la signora Maria, anzi "la Bambola" (viene così soprannominata per la sua figura minuta e i suoi bei lineamenti).
E' la proprietaria da moltissimi anni di una piccola bottega di alimentari e dell'annessa "Osteria del Cervo" nonché eccellente cuoca in una piccola frazione con poche case in provincia di Arezzo.
Ricordo che mi avevano consigliato di andare a mangiare da lei perché la sua cucina casalinga era davvero molto apprezzata.
Entrando per la prima volta nel suo locale per pranzare, la Bambola era dietro al banco della bottega. Come fosse oggi ricordo la sensazione di tenerezza che ho provato nei suoi confronti e, nelle due ore circa che sono rimasta lì, mi è sembrato già di volerle bene ed era bello sentirmi perfettamente a mio agio.
Quel giorno, proprio come fa mia mamma quando vado a casa sua a mangiare, a fine pranzo mi ha preparato dei pacchettini da portar via con dentro delle porzioni di cibo da mangiare la sera.
Quel giorno, proprio come fa mia mamma quando vado a casa sua a mangiare, a fine pranzo mi ha preparato dei pacchettini da portar via con dentro delle porzioni di cibo da mangiare la sera.
La settimana scorsa ho trascorso qualche giorno di vacanza nel medesimo posto ma, prima di prenotare il soggiorno, mi sono assicurata che la Bambola avesse il locale aperto perché avevo proprio voglia di rivederla ed è stato emozionante quando ci siamo riviste e abbracciate dopo un anno... mi sono sentita come in famiglia e, questa volta, ho conosciuto anche sua sorella Emma che la affianca nella preparazione degli ottimi piatti (la sua specialità è la minestra di pane... fantastica!).
Vi dirò di più, mi hanno permesso di entrare nella loro cucina per vedere come vengono preparati i buonissimi crostini con i fegatini che ho avuto modo di assaggiare da loro.
Qualche fotografia mentre li preparano e la semplicissima e veloce ricetta...
Qui siamo io, Bambola, sua sorella Emma e mio marito.
Preparazione facile
Per circa 8/10 crostini (le dosi sono indicative perchè in questa ricetta si va "ad assaggio"):
- mezza cipolla
- un piccolo pezzetto di sedano
- 200 gr circa di fegatini di pollo o misti (pollo, coniglio, faraona)
- 1 cucchiaio scarso di concentrato di pomodoro
- 1 cucchiaio di capperi in salamoia
- pasta d'acciughe (oppure due filetti di acciughe sott'olio)
- poco vino rosso
- prezzemolo tritato
- sale
- olio e.v.o.
- pane toscano "sciocco" (senza sale) leggermente raffermo
- mezzo bicchiere di Vin Santo
Eliminare i filamenti di grasso dai fegatini e risciacquarli.
Pulire e tritare finemente la cipolla e il sedano quindi farli appassire in una casseruola con olio extra vergine di oliva.
Aggiungere i fegatini, salare leggermente e spruzzare con il vino rosso.
Mescolare e lasciare cuocere una decina di minuti dopodichè aggiungere il concentrato di pomodoro, i capperi ben strizzati e la pasta d'acciughe (attenzione a non esagerare perchè è molto saporita).
Mescolare bene, aggiungere il prezzemolo e lasciare sul fuoco ancora qualche minuto.
Travasare il tutto in un mixer e tritare. Deve risultare un composto cremoso ma non omogenizzato.
Mettere il Vin Santo in una piccola ciotola e affettare il pane necessario (solitamente si fanno due crostini a testa).
Qui siamo io, Bambola, sua sorella Emma e mio marito.
Per circa 8/10 crostini (le dosi sono indicative perchè in questa ricetta si va "ad assaggio"):
- mezza cipolla
- un piccolo pezzetto di sedano
- 200 gr circa di fegatini di pollo o misti (pollo, coniglio, faraona)
- 1 cucchiaio scarso di concentrato di pomodoro
- 1 cucchiaio di capperi in salamoia
- pasta d'acciughe (oppure due filetti di acciughe sott'olio)
- poco vino rosso
- prezzemolo tritato
- sale
- olio e.v.o.
- pane toscano "sciocco" (senza sale) leggermente raffermo
- mezzo bicchiere di Vin Santo
Eliminare i filamenti di grasso dai fegatini e risciacquarli.
Pulire e tritare finemente la cipolla e il sedano quindi farli appassire in una casseruola con olio extra vergine di oliva.
Aggiungere i fegatini, salare leggermente e spruzzare con il vino rosso.
Mescolare e lasciare cuocere una decina di minuti dopodichè aggiungere il concentrato di pomodoro, i capperi ben strizzati e la pasta d'acciughe (attenzione a non esagerare perchè è molto saporita).
Mescolare bene, aggiungere il prezzemolo e lasciare sul fuoco ancora qualche minuto.
Travasare il tutto in un mixer e tritare. Deve risultare un composto cremoso ma non omogenizzato.
Mettere il Vin Santo in una piccola ciotola e affettare il pane necessario (solitamente si fanno due crostini a testa).
Intingere velocemente le croste del pane nel Vin Santo e spalmare il patè di fegatini, ancora caldo, sulle fette e servire subito prima che si raffreddi.
Ed ora a tavola! Ma prima le foto...
Un ringraziamento a Bambola ed Emma.
Cara Lorena, i crostini sono un classico della cucina toscana. Ogni provincia ha la sua ricetta. Da noi in provincia di Prato e Firenze non si intingono nel vin santo ma nel brodo. Un pò di vin santo si mette nell'impasto, senza prezzemolo e pomodoro. Un'altra versione ma naturalmente sempre ottimi. Un bacio
RispondiEliminaBuongiorno Verbena, penso che siano ottimi in tutte le versioni. Ovunque li ho mangiati in Toscana li ho trovati sempre ottimi. Grazie per essere passata e ti auguro buona domenica, Lorena
EliminaBellissima storia di affetto a prima vista! Facilissima anche la ricetta che pensavo invece fosse complicata, la farò senz'altro. Renata
RispondiEliminaCiao Renata, eh si a volte capita! Sai che anch'io pensavo fosse una preparazione complicata quella dei crostini? E invece...
EliminaFammi sapere come ti sono venuti poi. Buona domenica, Lorena
Proprio grazie al tuo suggerimento dell'anno scorso, siamo andati dalla Bambola a mangiare e ci siamo trovati molto bene. Tutto come hai scritto tu, cucina semplice e casalinga ma molto buono tutto. Anche noi abbiamo mangiato questi crostini.
RispondiEliminaDa come hai scritto si percepisce l'affetto che hai per questa signora ed è molto bello.
Grazie per i suggerimenti. Noi siamo di Palazzuolo sul Senio
Ma che bello! Sono proprio contenta che vi siate trovati bene dalla mia cara Bambola. Anche altre persone so che sono andate su mio suggerimento e sono rimaste ugualmente contente.
EliminaGrazie mille per la testimonianza. Buona serata, Lorena
Circa i crostini neri, posso assicurare che si tratta di un piatto tipicissino della cucina aretina , dove addirittura ogni famiglia personalizza la realizzazione.
RispondiEliminaSono stato anche io dalla bambola seguendo Lorena e non mi sarei mai alzato da tavola .. Mi capita raramente !!?
Grazie Lorena, ti aspettiamo ancora ad Arezzo !!!! Patrizio
Ciao caro Patrizio, è tipico personalizzare le ricette di una regione. Da noi succede con la famosa Casola... addirittura ogni famiglia ha la sua ricetta personalizzata.
EliminaDevo dire che i crostini toscani li ho sempre trovati ottimi in tutta la vostra regione.
La prossima volta che vengo ad Arezzo ci dobbiamo assolutamente incontrare.
Buona serata, Lorena
Capisco perfettamente le tue parole e quando si incontrano persone così è davvero difficile rimanere indifferenti..chissà che impressione avremo noi due al nostro primo incontro (si, perchè prima o poi ci dobbiamo incontrare..) :-)
RispondiEliminaFantastica la ricetta ed il reportage fotografico :-)
Buona domenica Lore <3
Ciao cara Consu, è certo che prima o poi (meglio prima) ci incontreremo e credo sarà come se ci conoscessimo da tempo...
EliminaGrazie per i complimenti e buonissima giornata. Lore
Ma bellissimo tutto....la storia, la ricetta...le foto! Complimenti!
RispondiEliminaunospicchiodimelone!
Grazie mille Irene, che gentile. Forse perchè ci ho messo il cuore.
EliminaUn caro saluto, Lorena
Ho mangiato i fegatini alla toscana a Castiglione del Lago presentati su uno ..scaldino per averli sempre tiepidi. Premetto a me il fegato piace ma non eccessivamente quello di pollo o simili e quindi ero un po sul..chi vive, ma devo dire che erano buoni ma secondo me molto grassi per cui ho mangiato poco. Maritozzo odia il fegato di qualsiasi animale. Voglio provare questa ricetta della signora toscana m'ispira. Preso nota e buona giornata.
RispondiEliminaEcco Edvige, così se li fai tu e gli togli i grassini li potrai gustare meglio. Fammi sapere poi...
EliminaUn abbraccio, Lorena