Quando ho conosciuto a Milano a casa di un'amica il ragazzo che poi è diventato mio marito, ormai si parla di alcuni decenni fa, arrivavo da esperienze di vita, più o meno lunghe, trascorse nella magica Africa.
Esperienze vissute non come turista ma come membro della comunità italiana residente stabilmente a Malindi, in Kenya, che contava moltissimi nostri connazionali che avevano scelto di trasferirsi definitivamente in quel paradiso e io, a breve, sarei stata pronta per fare quella stessa scelta.
Quella era la mia casa; per me saltare su un aereo di sera, viaggiare da sola tutta la notte per arrivare in mattinata a Mombasa, fermarmi anche solo tre giorni e ritornare poi in Italia era normale tanto quanto per chi abita alla periferia di Milano, prendere l'autobus per andare in Galleria Vittorio Emanuele a fare shopping.
Lì mi sentivo viva. Viva, profondamente felice e in perfetta armonia con quella terra.
Poi, succede che la vita ti cambia le carte in tavola e rivoluziona sogni e progetti alla velocità di un temporale che ti sorprende all'improvviso mentre stai prendendo il sole in riva al mare. E tutto cambia...
Da allora, proprio come nel libro di Karen Blixen "La mia Africa", non sono mai più tornata in Kenya.
Certo è che il ricordo incancellabile di quei posti, dei profumi, dei suoni sono ancora conservati in un angolo del mio cuore.
E nel mio cuore conservo anche il ricordo dei sapori di quella cucina che tanto amavo, così selvaggia, decisa e profumata di mille spezie che è andata a scontrarsi, quando appunto ho cominciato a frequentare mio marito, con il suo attaccamento alla cucina tradizionale italiana e il disinteresse a scoprire gusti nuovi e sconosciuti.
Finché eravamo fidanzati e ognuno mangiava a casa propria il problema non si é posto ma, quando abbiamo deciso di vivere insieme, mi sono trovata a dover scegliere se adeguarmi alle sue abitudini alimentari oppure se cercare poco per volta di portarlo ad aprire mente (e stomaco) ad interessanti novità.
Ovviamente, ho scelto la seconda...
Devo dire di essere stata brava a non calcare la mano e a non avere fretta, ho cominciato con cosine semplici cucinate con magari un pizzichino di spezie o con qualche ingrediente non propriamente utilizzato nella cucina italiana fino a riuscire, ad oggi, a fargli apprezzare la cucina etnica e gli speziati, purché in piccole dosi in modo che se ne senta solo il retrogusto.
Sabato quando gli ho detto che volevo preparare questa vellutata, che poi non é che sia così fuori dal mondo, mi ha guardata con occhi sospettosi per la presenza dello zenzero e del grano saraceno che, quest'ultimo, entrambi non avevamo mai assaggiato.
Quindi il mio compito non è ancora finito... Lo sarà quando proponendogli un piatto insolito mi dirà: "Bene! Sono curioso di assaggiarlo".
Tengo a precisare che non è una vittima della mia cucina e, anzi, come nel caso di questa vellutata o di tutti i piatti "diversi" dal solito, poi gradisce moltissimo riempiendomi di complimenti e apprezzamenti.
Come dico sempre, prima di storcere il naso ed essere prevenuti o dire che una cosa non piace, bisogna assaggiarla...
A fine pagina troverete la specifica delle infinite proprietà salutari del grano saraceno.
A fine pagina troverete la specifica delle infinite proprietà salutari del grano saraceno.
Preparazione facilissima
Per 4/6 persone:
- 500 gr di zucca (peso effettivo a prodotto pulito)
- 2 patate di media grandezza
- 1 cipolla
- 1 arancia
- zenzero (un pezzetto grosso all'incirca come una noce)
- una manciata di semi di zucca sgusciati
- sale
- olio e.v.o.
- formaggio grattugiato
- 250 gr di grano saraceno decorticato (non necessita di ammollo)
Sbucciare la zucca e tagliare la polpa a dadini, fare lo stesso con le patate.
In una capiente casseruola fare soffriggere a fuoco vivo per qualche minuto in olio extra vergine di oliva la cipolla, la zucca e le patate.
Aggiungere il succo di un'arancia, mescolare dopodiché aggiungere circa mezzo litro di acqua calda.
Salare e lasciare cuocere per circa 30 minuti con il coperchio leggermente scostato mescolando spesso.
A questo punto, con un mixer ad immersione, frullare bene fino ad ottenere una crema morbida ed omogenea, aggiungere lo zenzero grattugiato o finemente tritato e, se necessario, aggiungere altra acqua calda.
Proseguire la cottura per altri 10 minuti.
Nel frattempo, in una capiente pentola con acqua salata, lessare il grano saraceno per il tempo indicato sulla confezione (circa 15 minuti).
Scolarlo e versarlo nella casseruola insieme alla vellutata, amalgamare bene e servire ben calda aggiungendo, una volta nei piatti, dei semi di zucca e qualche filino di scorza d'arancia.
A piacere irrorare con olio extra vergine di oliva a crudo e spolverizzare con formaggio grattugiato.
CONSIGLI PER L'ACQUISTO DEL GRANO SARACENO
Il grano saraceno è preferibile acquistarlo in confezioni sigillate infatti, all’aria aperta, questo tipo di alimento si deteriore molto facilmente.
Il nome di questa pianta va attribuito alla popolazione dei turchi (saraceni), che per primi ne introdussero la pianta in Europa.
Sempre meglio all’acquisto controllare l’origine del prodotto che spesso proviene dalla Cina e la cui qualità è senza dubbio inferiore al grano saraceno prodotto in Italia.
In Italia il grano saraceno viene coltivato soprattutto in Valtellina e nel Sud Tirolo. La sua farina è utilizzata nella preparazione di piatti tipici della zona come la polenta taragna ed i pizzoccheri.
E' disponibile in commercio quasi esclusivamente confezionato nei negozi di prodotti biologici e molto difficilmente è reperibile nei banchi dei supermercati.
Dai fiori della pianta le api producono un miele dal colore molto scuro e dal gusto molto saporito.
Con la farina di grano saraceno si possono preparare gustosissimi dolci a base di frutta secca e deliziosi primi come le lasagne.
La macrobiotica classifica il grano saraceno come un alimento yang, cioè che riscalda. È quindi consigliato nei freddi mesi invernali.
PROPRIETA' E BENEFICI
Il grano saraceno è preferibile acquistarlo in confezioni sigillate infatti, all’aria aperta, questo tipo di alimento si deteriore molto facilmente.
Il nome di questa pianta va attribuito alla popolazione dei turchi (saraceni), che per primi ne introdussero la pianta in Europa.
Sempre meglio all’acquisto controllare l’origine del prodotto che spesso proviene dalla Cina e la cui qualità è senza dubbio inferiore al grano saraceno prodotto in Italia.
In Italia il grano saraceno viene coltivato soprattutto in Valtellina e nel Sud Tirolo. La sua farina è utilizzata nella preparazione di piatti tipici della zona come la polenta taragna ed i pizzoccheri.
E' disponibile in commercio quasi esclusivamente confezionato nei negozi di prodotti biologici e molto difficilmente è reperibile nei banchi dei supermercati.
Dai fiori della pianta le api producono un miele dal colore molto scuro e dal gusto molto saporito.
Con la farina di grano saraceno si possono preparare gustosissimi dolci a base di frutta secca e deliziosi primi come le lasagne.
La macrobiotica classifica il grano saraceno come un alimento yang, cioè che riscalda. È quindi consigliato nei freddi mesi invernali.
PROPRIETA' E BENEFICI
La pianta può raggiungere il metro di altezza ed i suoi chicchi hanno una curiosa forma triangolare. La raccolta si esegue quando i chicchi del grano cominciano ad assumere una colorazione marrone scuro dopodiché vengono lasciati ad essiccare al sole per circa una ventina di giorni prima di essere trebbiati.
Il grano saraceno possiede ottime proprietà nutritive in quanto contiene aminoacidi essenziali che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare.
I minerali presenti sono: calcio, fosforo, potassio, magnesio, manganese, zinco, selenio, rame, sodio e ferro.
Vitamine: vitamina A, le vitamina B1, B2, B3, B5, B6 e la vitamina J.
Il grano saraceno, sotto forma di farina, è molto indicato nella dieta delle persone che soffrono di celiachia, in quanto non contiene assolutamente glutine. Con la sua farina si preparano pasta, polenta e pane che possono appunto essere consumati dai celiaci con buoni benefici per la salute.
Il consumo di grano saraceno, grazie al suo alto valore proteico simile a quello della carne e della soia, è consigliato anche in caso di deperimento fisico e, grazie alle proprietà di una sostanza chiamata rutina, per conservare l’elasticità dei tessuti dei vasi sanguigni.
La farina viene al momento studiata per verificare se le sue proprietà proteiche, prive di grassi animali, possono portare benefici nella riduzione del colesterolo, dell’eccesso di grasso corporeo e dei calcoli biliari.
Il grano saraceno contiene una buona quantità di magnesio, una sostanza utile per regolare la pressione sanguigna.
Da una recente ricerca condotta in Canada, sembrerebbe che il grano saraceno contenga un principio attivo chiamato D-chiro-inositolo che potrebbe portare benefici nella cura del diabete mellito.
Secondo i risultati forniti da questi studi la sostanza contenuta avrebbe la proprietà di abbassare del 19% la glicemia ed aprirebbe quindi nuovi scenari nel trattamento di questa malattia così largamente diffusa.
Il grano saraceno ha un indice glicemico pari a 54, quindi abbassa gli zuccheri nel sangue più lentamente rispetto al riso o ai prodotti a base di grano.
Ha proprietà diuretiche in grado di eliminare i liquidi in eccesso dalle zone gonfie del corpo, pulisce e rafforza l’intestino e migliora l’appetito. Grazie al suo alto contenuto di vitamine del complesso B, è consigliato per persone che soffrono di disturbi al fegato.
Il grano saraceno porta benefici anche alla bellezza: è infatti ricco di vitamina A, vitamine del complesso B e zinco, tutte sostanze con la proprietà di aiutare la crescita dei capelli. I potenti antiossidanti ed i flavonoidi presenti nel grano saraceno invece, prevengono l’invecchiamento della pelle.
Contiene triptofano, che migliora l’umore, apportando benefici in caso di depressione.
Il grano saraceno è ricco di fibra alimentare, solubile ed insolubile che favorisce il transito del cibo nel tratto intestinale prevenendo la stitichezza e favorendo la digestione.
La fibra alimentare non ha solo proprietà digestive ma, legandosi alle sostanze nocive ne favorisce l’espulsione dall’organismo. Lo stesso effetto si ha con il colesterolo cattivo LDL che viene assorbito in modo minore nel colon contribuendo così a ridurne i livelli nel sangue.
Il grano saraceno contiene diversi composti polifenolici ad attività antiossidanti come i tannini, la rutina e le catechine. La rutina in particolare sembra in grado di prevenire la formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni e i primi studi su questa sostanza suggeriscono che la rutina può essere d’aiuto per la cura e la prevenzione delle emorroidi e per i problemi legati alla coagulazione del sangue.
(Testo tratto da: Mister loto alimentazione)
Un sito sempre molto sul pezzo, con ricette originali e tu sei molto interessante ed è bello leggere i tuoi racconti. Buonagiornata da Paola
RispondiEliminaBuongiorno Paola e grazie mille per i graditi complimenti. Spero di averti ancora tra i miei lettori e ti auguro una felice giornata.
EliminaLorena
Io ho sempre adorato le spezie con annessi e connessi, Forse perchè sin da piccolo ho vissuto in una comunità etorogena europea che per sopperire al pagare il posto per dormire offriva la ...diciamo manovalanza... ma anche come cuoca/cuoco e cambiava ogni giorno. Quindi cucina serba, ungherese, slava, italiana e poi con il territorio libero sotto il comando alleato inglesi-americani e... parte anche della loro cucina. I sapori quindi sono cresciuti con me e non ultimo ad avere la nonna ungherese.
RispondiEliminaAnche mio marito viene da una cucina classica triestina e ..grassa e al di fuori di pollo, pasta (mio suocero era napoletano) aromi anche semplici come aglio e cipolla non esistevano. Non parliamo del piccante quindi io mi sono trovata a fare per i primi anni tre cucine...per mi figlia, per lui e per me poi mi sono stufata e fino un pò alla volta come te propinava le petanze ...gustose e non insipide di casa sua :D.
E' diventato apertissimo pronto a qualsiasi prova salvo alcune cose che proprio non piace anche se le ha doverosamente assaggiate.
Nel presente caso il grano saraceno lo conosco...la polenta di sarasin con la farina si ... è una pietanza nota ma, purtroppo, la zucca non posso. Primo perchè ha troppi zuccheri per me e poi per fortuna non mi piace come le patate americane o batada.
Mi piace la zuppa penso che metterò le zucchette e solo un piccolo pezzetto di zucca.
Grazie cara e scusa il lungo commento. Buona serata.
Ciao cara Edvige, figurati è un piacere leggerti.
EliminaIo mi chiedo come si fa ad essere così ottusi e a non avere voglia di provare gusti nuovi e sconosciuti. Forse perché per me è un'esigenza e quindi non capisco chi resta ancorato ai soliti piatti tutta una vita.
Potessi io assaggiare la cucina di tutto il mondo... Basta che sia commestibile!
Una buona serata, Lorena
Veramente interessante l'utilizzo del grano saraceno. Copio e realizzo!
RispondiEliminaE questa sera, dato che avevo avanzato del grano saraceno, sto preparando un secondo gustoso.
EliminaUna buona serata, Lorena
Con me non avresti dovuto fare alcuna fatica...anzi mi avresti potuta tranquillamente portare a vivere in Africa :-P cmq la tua esperienza è molto simile alla mia (culinariamente parlando..). Io ho sempre amato sperimentare e provare cose nuove, mio marito invece è molto chiuso. Piano piano sono riuscita a fargli apprezzare alcune cose ma è dura...chissà che questa vellutata non conquisti anche il suo palato..il mio è già in fibrillazione :-P Bravissima :-)
RispondiEliminaCara Consu, quando eravamo fidanzati siamo andati a Zanzibar. Come sai è l'isola delle spezie e lì si potevano mangiare piatti fantastici ma mio marito cosa mangiava? Tutto ciò che era più simile alla nostra cucina. Ma ti sembra possibile???
EliminaMeno male che poi con gli anni sono riuscita a renderlo meno schizzinoso e più elastico...
Un abbraccio e buona serata, Lore
Ho scoperto questa mattina questo sito su Flipboard e me ne sono innamorata subito. Ricette fantastiche e tanti spunti per la tavola e altro.
RispondiEliminaDa oggi ti seguirò costantemente. Buon lavoro da Angela di Rovigo
Infatti ho visto che questa mattina hanno pubblicato questa mia ricetta e mi fa molto piacere.
EliminaSono molto contenta ti piaccia il mio blog, ci metto davvero tanta passione e quando ricevo commenti come questo tuo, ripagano di tutto il tempo dedicatogli.
Felice di averti tra i miei lettori fissi, un abbraccio e buona giornata. Lorena