Come ora sono innamorata della Toscana, in un tempo molto lontano lo ero del Kenya tanto che sono arrivata ad un passo dal trasferirmi definitivamente. Poi la vita, in un soffio, ti mescola le carte e tutto cambia. Ti brucia sogni, speranze, aspettative e progetti.
Cosa mi aveva fatto innamorare di quella terra tanto da decidere di lasciare tutto quello che avevo qui, compresi gli affetti? L'immenso senso di libertà, quella natura prepotente, meravigliosa e a volte crudele, quella strana sensazione inspiegabile di benessere fisico e mentale.
In pratica mi ero gravemente ammalata; si, di Mal d'Africa.
Posso assicurarvi che esiste, è qualcosa di struggente e che fa soffrire da cani quando si è lontani da quella terra.
Nei miei frequenti viaggi tra Kenya e Italia, quando ero qui sentivo costantemente un forte peso al petto e mi sembrava mi mancasse l'aria. Non vedevo l'ora di preparare la valigia e tornare là.
Quando arrivavo in aeroporto a Mombasa, vedere quell'esplosione di colori, quelle palme mosse dal vento, l'aria profumata e sentire nuovamente parlare in swahili, dentro di me mi dicevo: "Finalmente sono a casa".
Sì quella era casa mia, era il posto dove avrei voluto vivere per sempre.
Ora vi chiederete cosa c'entra questo racconto con le mie fotografie...
Quando facevamo le spedizioni all'interno della Savana, dopo ore di Jeep su strade sterrate, ci si fermava per fare un picnic ma non si mangiava un panino veloce con una bibita...
No no era un picnic in stile inglese e, pur se seduti sull'erba del bush, lo si faceva con eleganza.
Non esistevano piatti e bicchieri di carta ma stoviglie di porcellana, bicchieri in cristallo e freschissimi vini bianchi del Sudafrica.
In quei momenti, che fanno parte dei miei ricordi più preziosi, mi sentivo molto Karen Blixen, esattamente come mi sono sentita quando la settimana scorsa ho fatto queste fotografie.
In una calda giornata, lontani da tutto e da tutti, io e mio marito prima dell'imbrunire ci siamo concessi un picnic "aperitivo-spuntino" così...
Con romantica eleganza dal sapore un po' retró, ascoltando il rumore del vento, guardando l'orizzonte, godendo del canto dei grilli e, con un po' di nostalgia, ripensando alla mia Africa...
Cosa mi aveva fatto innamorare di quella terra tanto da decidere di lasciare tutto quello che avevo qui, compresi gli affetti? L'immenso senso di libertà, quella natura prepotente, meravigliosa e a volte crudele, quella strana sensazione inspiegabile di benessere fisico e mentale.
In pratica mi ero gravemente ammalata; si, di Mal d'Africa.
Posso assicurarvi che esiste, è qualcosa di struggente e che fa soffrire da cani quando si è lontani da quella terra.
Nei miei frequenti viaggi tra Kenya e Italia, quando ero qui sentivo costantemente un forte peso al petto e mi sembrava mi mancasse l'aria. Non vedevo l'ora di preparare la valigia e tornare là.
Quando arrivavo in aeroporto a Mombasa, vedere quell'esplosione di colori, quelle palme mosse dal vento, l'aria profumata e sentire nuovamente parlare in swahili, dentro di me mi dicevo: "Finalmente sono a casa".
Sì quella era casa mia, era il posto dove avrei voluto vivere per sempre.
Ora vi chiederete cosa c'entra questo racconto con le mie fotografie...
Quando facevamo le spedizioni all'interno della Savana, dopo ore di Jeep su strade sterrate, ci si fermava per fare un picnic ma non si mangiava un panino veloce con una bibita...
No no era un picnic in stile inglese e, pur se seduti sull'erba del bush, lo si faceva con eleganza.
Non esistevano piatti e bicchieri di carta ma stoviglie di porcellana, bicchieri in cristallo e freschissimi vini bianchi del Sudafrica.
In quei momenti, che fanno parte dei miei ricordi più preziosi, mi sentivo molto Karen Blixen, esattamente come mi sono sentita quando la settimana scorsa ho fatto queste fotografie.
In una calda giornata, lontani da tutto e da tutti, io e mio marito prima dell'imbrunire ci siamo concessi un picnic "aperitivo-spuntino" così...
Con romantica eleganza dal sapore un po' retró, ascoltando il rumore del vento, guardando l'orizzonte, godendo del canto dei grilli e, con un po' di nostalgia, ripensando alla mia Africa...
Per questo mio insolito picnic ho scelto di mettere nella cesta dei piatti molto romantici e floreali che fanno parte della Collezione Ortensia di Bizzirri Ceramiche
Cara Lorena,
RispondiEliminaChe storia accattivante e che posso immaginare come meraviglioso Kenya era ed è ancora. Il paese in cui il mio fratello più giovane è andato in luna di miele e tornare...
Bella peonia porcellana; post favoloso!
Abbracci,
Mariette
Cara Mariette grazie, mi spiace che tu non abbia mai visto questo meraviglioso paese.
RispondiEliminaSono certa che ti avrebbe lasciato un bellissimo ricordo.
A tuo fratello sarà sicuramente rimasto nel cuore.
Ti auguro una felice serata, un abbraccio.
Lorena
💚
EliminaSono capitata qui per caso, ma ho scoperto che abbiamo molte passioni in comune. Mi hai riportata nel mio amato Kenya, anche io l’ho amato profondamente. Ho pubblicato un romanzo “ Moran” ambientato in un asilo di elefanti e rinoceronti. Mi sono ispirata a quello di Nairobi. Tra la Toscana e il Kenya per dieci anni ... Chissà, forse ci siamo conosciute a Malindi, Watamu o Che Shale. Grazie per questo viaggio. Matilde
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