La prima volta che ci siamo visti e parlato io e quello che ora è mio marito, è stato davanti ai fornelli mentre giravo un sughetto panna e funghi. A casa di Anna nel giorno del suo compleanno.
Circa diciotto anni fa avevo ricominciato a frequentare questa cara amica di gioventù, compagna delle prime esperienze amorose, la prima discoteca, le prime uscite senza i genitori, il primo vivere "da grandi".
Il percorso della vita e qualche incomprensione ci aveva fatto poi perdere di vista, io oltretutto avevo cambiato casa e mi ero allontanata da dove vivevo quando ci frequentavamo.
Poi, sempre la vita, a distanza di anni crea delle situazioni che inaspettatamente fanno rincontrare persone mai dimenticate ma oramai lasciate in un angolo del cuore. E così è stato per me e Anna.
Una brutta cosa accaduta ad un caro amico comune ha fatto sì che ci si rincontrasse e così abbiamo cominciato a vederci nuovamente, di tanto in tanto.
A gennaio di quell'anno, al suo compleanno, Anna ha voluto organizzare una festa a casa con tutti i suoi amici, che io non conoscevo. Cena e dopo cena.
Ricordo che sono andata da lei nel primo pomeriggio per aiutarla a preparare la tavola e la cena. Eravamo davvero in tanti.
All'ora stabilita sono arrivati i suoi amici, tutti insieme. Mentre la abbracciavano e la baciavano per farle gli auguri, non sapendo dove stare, timidamente sono rimasta in cucina davanti ai fornelli a fare finta di girare il sugo.
Uno di questi ragazzi mi ha visto ed è venuto in cucina da me, mi ha guardato e mi ha detto: "Ma cosa fai, giri il sugo con il fuoco spento?"
Quel "ragazzo" oggi è il mio amato marito. Non un romantico tramonto complice del nostro incontro, ma un sugo panna e funghi.
La mia ricetta.
Circa diciotto anni fa avevo ricominciato a frequentare questa cara amica di gioventù, compagna delle prime esperienze amorose, la prima discoteca, le prime uscite senza i genitori, il primo vivere "da grandi".
Il percorso della vita e qualche incomprensione ci aveva fatto poi perdere di vista, io oltretutto avevo cambiato casa e mi ero allontanata da dove vivevo quando ci frequentavamo.
Poi, sempre la vita, a distanza di anni crea delle situazioni che inaspettatamente fanno rincontrare persone mai dimenticate ma oramai lasciate in un angolo del cuore. E così è stato per me e Anna.
Una brutta cosa accaduta ad un caro amico comune ha fatto sì che ci si rincontrasse e così abbiamo cominciato a vederci nuovamente, di tanto in tanto.
A gennaio di quell'anno, al suo compleanno, Anna ha voluto organizzare una festa a casa con tutti i suoi amici, che io non conoscevo. Cena e dopo cena.
Ricordo che sono andata da lei nel primo pomeriggio per aiutarla a preparare la tavola e la cena. Eravamo davvero in tanti.
All'ora stabilita sono arrivati i suoi amici, tutti insieme. Mentre la abbracciavano e la baciavano per farle gli auguri, non sapendo dove stare, timidamente sono rimasta in cucina davanti ai fornelli a fare finta di girare il sugo.
Uno di questi ragazzi mi ha visto ed è venuto in cucina da me, mi ha guardato e mi ha detto: "Ma cosa fai, giri il sugo con il fuoco spento?"
Quel "ragazzo" oggi è il mio amato marito. Non un romantico tramonto complice del nostro incontro, ma un sugo panna e funghi.
La mia ricetta.
Per 4 persone:
- per la quantità di pasta regolarsi in base alle proprie abitudini
(io ho utilizzato 400 gr di tagliatelle)
- 90 gr di funghi porcini secchi
- 2 spicchi di aglio
- 200 ml di panna ai funghi
- prezzemolo
- sale e pepe - burro
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida per circa un'ora.
Con una schiumarola togliere i funghi dall'acqua, metterli in un colapasta e risciacquarli bene, ma delicatamente, sotto l'acqua corrente tiepida.
Non buttare l'acqua dove sono stati in ammollo i funghi.
In una larga padella fare dorare l'aglio in una fettina di burro quindi versarvi i funghi. Salare e fare cuocere a fuoco medio per 5 minuti.
A questo punto aggiungere 2 mestoli di acqua nella quale sono stati in ammollo i funghi facendo bene attenzione di prendere lentamente solo l'acqua di superficie per evitare di smuovere la terra che è sul fondo.
Cuocere per circa 15 minuti con il coperchio scostato aggiungendo, quando necessita, ancora acqua dei funghi.
A questo punto aggiungere la panna, mescolare con cura ed eventualmente aggiungere ancora un poco di sale e una macinata di pepe. Lasciare sul fuoco altri 5 minuti.
- per la quantità di pasta regolarsi in base alle proprie abitudini
(io ho utilizzato 400 gr di tagliatelle)
- 90 gr di funghi porcini secchi
- 2 spicchi di aglio
- 200 ml di panna ai funghi
- prezzemolo
- sale e pepe - burro
Mettere i funghi secchi in ammollo in acqua tiepida per circa un'ora.
Con una schiumarola togliere i funghi dall'acqua, metterli in un colapasta e risciacquarli bene, ma delicatamente, sotto l'acqua corrente tiepida.
Non buttare l'acqua dove sono stati in ammollo i funghi.
In una larga padella fare dorare l'aglio in una fettina di burro quindi versarvi i funghi. Salare e fare cuocere a fuoco medio per 5 minuti.
A questo punto aggiungere 2 mestoli di acqua nella quale sono stati in ammollo i funghi facendo bene attenzione di prendere lentamente solo l'acqua di superficie per evitare di smuovere la terra che è sul fondo.
Cuocere per circa 15 minuti con il coperchio scostato aggiungendo, quando necessita, ancora acqua dei funghi.
A questo punto aggiungere la panna, mescolare con cura ed eventualmente aggiungere ancora un poco di sale e una macinata di pepe. Lasciare sul fuoco altri 5 minuti.
Aggiungere il prezzemolo tritato, scolare le tagliatelle al dente e versarle direttamente nella padella del sugo. A fuoco vivo fare insaporire la pasta per giusto un minuto, senza fare asciugare.
Servire con una bella spolverata di formaggio grattugiato.
Servire con una bella spolverata di formaggio grattugiato.
Consiglio: tutto ciò che è cucinato con la panna tende a raffreddarsi velocemente una volta nel piatto quindi metto le fondine a scaldarsi in forno per qualche minuto prima di servire.
Che bella storia romantica cara Lorena! E che buono questo sughetto ai funghi! Un bacio
RispondiEliminaGrazie Andrea. Sughetto davvero buono e, che per noi, lo è ancora di più proprio per il significato.
EliminaCiao.
Che bella Storia la vostra!!! E che meraviglia questo piatto!!
RispondiEliminaSara grazie, sicuramente uno strano luogo e momento per incontrare l'uomo della vita. Ciaooo
Eliminaciao sono la tua 209 follower.. ti va di ricambiare ?
RispondiEliminaa presto !
cucinaefigliunicapassione.blogspot.it
Ciao Deborah, lo sono già da tempo. Ciao.
EliminaCiao Lorena!!! Una bella e romantica storia e una deliziosa ricetta!!!
RispondiEliminaBaci;)
Grazie Nines, davanti ad un tramonto lo sarebbe stata di più. Un saluto, Lorena
EliminaSono ancora io. Ti volevo dire che ti ho citata nel mio ultimo post, dove ho ripreso la tua ricetta sulla sfogliata. Spero che non ti dispiaccia. Un caro abbraccio
RispondiEliminaDirei che è un piacere invece! Grazie mille e complimenti per la tua ottima variazione.
EliminaVoglio anch'io un suocero come te...
A presto e... buon appetito.
Lorena
sei tremendamente dolce e poi che significa? Anche un sugo è sinonimo di romanticismo....è rosso come il miglior tramonto, la vicinanza e l'atmosfera che c'era sicuramente era infuocata, e poi visti i risultati, io dico sempre che non importa dove e/o come ci si incontri con l'anima gemella, l'importante è che avvenga.
RispondiEliminaQuesta cremosità di panna e funghi è anche uno dei miei condimenti preferiti!
Per voi fu galeotto un sugo e un'amica speciale, ricordo più bello non c'è, credimi!
Un abbraccio!
Grazie cara, ci scherzo su ma noi siamo molto affezionati a quel ricordo e a quell'amica. E, naturalmente, anche a questo piatto. Un abbraccio anch'io, Lorena
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