Il castagnaccio toscano... Una delle tante interpretazioni

Buongiorno amici e buona settimana.
Una settimana che manderà ancor più in confusione perchè ci aspettano ancora previsioni di bel tempo e caldo anomalo, con gente al sud Italia che fa i bagni in mare mentre nei negozi già si vedono in vendita gli addobbi di Natale.
Ho pubblicato questa ricetta del castagnaccio ma mi chiedo se non era forse più indicata una fresca insalata di riso...
Ieri io e mio marito siamo andati a pranzo dai miei genitori e, per fare una sorpresa a mia mamma, ho pensato di preparare questo dolce che le piace moltissimo. Era la prima volta che lo facevo ma è talmente semplice la preparazione che è impossibile sbagliare.
E' piaciuto a tutti!
Il castagnaccio, chiamato anche "pattona", è una preparazione antichissima di cucina povera di origine toscana. Nella ricetta originale invece del latte si usava più semplicemente l’acqua.
Questo piatto ha una sua leggenda... Si diceva che le foglioline di rosmarino usate nel castagnaccio fossero un filtro d’amore; il ragazzo che avesse mangiato il dolce offertogli da una fanciulla si sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe sposata...

castagne
  farina di castagne

pattuna

Preparazione facilissima
- 500 gr di farina di castagne
- 500 ml di latte intero + 500 ml di acqua
- 100 gr di uvette (variabile a seconda dei gusti)
- 80 gr di pinoli (variabile a seconda dei gusti)
- 8 cucchiai di olio evo
- 4 cucchiai scarsi di zucchero
- sale
- un rametto di rosmarino

per la teglia:
- burro
- mezzo bicchiere di farina per polenta o pangrattato

In una ciotola mettere le uvette a bagno in acqua tiepida per 15 minuti dopodichè scolarle e asciugarle con carta assorbente.
Preriscaldare il forno a 200° e nel frattempo in una capiente ciotola versare tutta la farina di castagne possibilmente setacciata, incorporare poco per volta il litro di latte e acqua (a temperatura ambiente), 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva e con una frusta amalgamare fino a quando il composto sarà senza grumi e molto liquido.
Aggiungere lo zucchero, un pizzico di sale e amalgamare ancora.
Per ultimo aggiungere tutte le uvette e i pinoli.


Ungere con del burro l'interno di una larga tortiera e cospargere con la farina per polenta (o pangrattato). Scuotere la tortiera facendo ben attaccare la farina o pangrattato al burro, anche sui bordi, ed eliminare quella in eccesso.
Aggiungere poi nella tortiera qualche pinolo, qualche ago di rosmarino e irrorare con due cucchiai di olio extra vergine di oliva.
Versare il composto liquido e irrorare con il restante olio extra vergine di oliva.


Mettere in forno a 180° per circa 45 minuti.  
Sulla superficie si devono formare della crepe, vuol dire che la cottura è perfetta.
Presentare con l'aggiunta di qualche pinolo e aghi di rosmarino ed è possibile consumarlo appena tiepido o a temperatura ambiente l'importante, data la presenza di latte, è non tenerlo troppi giorni.

10 commenti

  1. Adoro il castagnaccio e la tua versione, oltre che bellissima nell'estetica, è ancor più ricca e golosa! Ci credo che ha riscosso un gran successo :-)
    Bravissima Lore e felice inizio settimana <3

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    1. Buongiorno Consu, detto da una toscana non può che farmi un gran piacere...
      Un super abbraccio e buona settimana, Lorena

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  2. Non ho mai assaggiato il castagnaccio ma deve essere delizioso, se dici che la preparazione è semplice ci credo e proverò a farlo.
    A proposito qui in Sardegna si va ancora in spiaggia, se continua così ci andremo col panettone :D Un abbraccio.
    Marina

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    1. Ma dai, vivi in Sardegna? Che meraviglia Marina, una terra da sogno. Un abbraccio, Lorena

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  3. Fotografie meravigliose per un dolce povero ma dal gusto ricco. Complimenti per il blog che vengo spesso a visitare per trovare nuovi spunti in cucina.
    Federica

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    1. Federica buongiorno, ti ringrazio tanto per i complimenti e mi fa davvero piacere sapermi utile con le mie ricette. Ti aspetto ancora con nuove proposte... Un saluto, Lorena

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  4. Lorena quanti ricordi quando ho visto il tuo castagnaccio...
    La mia nonna ne andava pazza e lo faceva spesso, dopo di lei il diluvio ..forse io l'ho fatto un paio di volte e poi me lo sono dimenticato.
    Con il clima non tanto clemente del nord( nebbia e freschino) è un piatto ideale, mi hai fatto venir voglia e mi sono pure iscritta.
    Felice di un tuo gradito ricambio!
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

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    1. Che piacere Nella risvegliare ricordi piacevoli... anche solo con una ricetta!
      Ti ringrazio per essere passata sul mio blog e di esserti unita ai miei lettori. Vengo senz'altro a trovarti.
      Buona serata, Lorena

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    2. Lorena mia, per me sei un mito...ti ringrazio e un bacione enorme!

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    3. Ollallà che esagerazione! Un abbraccio, Lorena

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