I rientri dalle vacanze nella mia meravigliosa Toscana diventano sempre più pesanti, moralmente ma soprattutto fisicamente. Non so se si tratta di un fattore psicologico dovuto al sofferto distacco da una terra che amo e che sento casa mia, pur non essendolo, oppure se è il cambio d'aria ma certo è che quando torno a casa - quella vera - sono costretta a letto per uno o due giorni con devastanti emicranie abbandonando le borse da disfare, lavatrici da far andare e tutti quei lavoretti che si devono fare quando si è lasciata l'abitazione per qualche giorno o per più settimane.
Ovviamente, anche questa volta è andata così... Ma parliamo di cose piacevoli.
Sono appena rientrata da un periodo trascorso nel "mio" solito posto: un meraviglioso podere in Val d'Orcia. Avete presente le verdi colline toscane che sembrano dipinte, con file di cipressi che segnano gli ingressi delle poche abitazioni, i borghi antichi e bellissimi, le nebbioline mattutine che fanno sembrare il paesaggio fiabesco ed irreale, i fiori che ricoprono campi e ornano le tipiche stradine bianche? Ecco, quelle...
Quando torno da li la macchina è carica di tutto il possibile; vini, formaggi (famosissimi e buonissimi i pecorini di Pienza), salumi, zafferano, tessuti, profumi e altro ancora. Amo, una volta rientrata, portarmi un pezzetto di Toscana come ad illudermi di essere ancora sul posto.
Questa volta, oltre alle solite cose, mi sono portata a casa un mazzo di fiori di Sulla e anche il miele fatto con il medesimo fiore. Sono proprio i fiori che vi raccontavo qualche riga più su e che chiunque ha visitato la Toscana, dal mese di maggio e per tutta l'estate, avrà potuto ammirare per quantità e per intensità di colore.
Solo nel corso di quest'ultima vacanza sono venuta a conoscenza che con questi fiori si ricava un miele dalle molteplici proprietà e, dato il delicato sapore, oltre ad addolcire tisane e bevande viene molto usato anche in cucina.
Io ho pensato di utilizzarlo così, preparando un pane particolarmente indicato per la prima colazione…
Io ho pensato di utilizzarlo così, preparando un pane particolarmente indicato per la prima colazione…
Per ottenere circa 800 gr di pane finito:
- 500 gr di farina così suddivisa:
- 300 gr di farina di farro toscano
- 200 gr di farina 1
- 50 gr di lievito madre essiccato (comunque leggere sempre le dosi sulla confezione)
- 280 ml di acqua (io ho utilizzato acqua naturale in bottiglia perché è più leggera)
- 280 ml di acqua (io ho utilizzato acqua naturale in bottiglia perché è più leggera)
- 100 ml di latte
- 3 cucchiaini abbondanti di miele di Sulla
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiai di olio e.v.o.
- 3 cucchiaini abbondanti di miele di Sulla
- 2 cucchiaini di sale
- 2 cucchiai di olio e.v.o.
In un pentolino unire acqua, latte, miele di Sulla e intiepidire sul fuoco.
In una capiente ciotola mettere le farine setacciate e il sale.
Mescolare con un cucchiaio di legno quindi aggiungere il lievito (sale e lievito non devono mai essere incorporati insieme).
Mescolare ancora dopodiché formare nel centro un solco e versarvi l'acqua e il latte tiepidi e l'olio extra vergine di oliva.
Mescolare molto bene fino ad ottenere un composto uniforme, molle ed appiccicoso quindi con il cucchiaio o meglio con le mani lavorarlo fino a formare una palla.
Lasciarlo nella ciotola e coprire con un canovaccio di cotone inumidito e fare lievitare per due ore in un luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria (ideale nel forno spento).
Trascorso il tempo necessario alla lievitazione, riprendere l'impasto che sarà raddoppiato di volume.
Aiutandosi con una spatola, farlo scivolare su cartaforno leggermente infarinata.
Lavorare l'impasto fino ad allungarlo circa due spanne poi tagliarlo a metà lasciando però unito un pezzo, esattamente come in fotografia.
Meglio se vi fate aiutare a tenere ferma la parte unita mentre attorcigliate fino in fondo le due metà.
Lasciare lievitare ancora 30 minuti.
Nel frattempo preriscaldare il forno a 220° statico avendo cura di mettere nella parte bassa un contenitore con circa 1 litro di acqua per creare il giusto apporto di umidità.
Trasferire il pane con la sua cartaforno sulla placca e infornare, cuocere 20 minuti a 220° e 10 minuti abbassando a 200° (per un totale di 30 minuti).
Aspettare che il pane si sia raffreddato prima di tagliarlo a fette.
Lasciato intero, in un luogo asciutto e avvolto in un canovaccio, dura anche cinque giorni senza indurirsi.
Volendo è possibile tagliarlo a fette e metterlo in congelatore.
Concordo con te che questo miele è una favola :-) e adesso è proprio il momento della produzione quindi lo hai assaggiato anche bello fresco ^_^
RispondiEliminaGolosissimo anche il tuo pane...la prossima volta se allunghi il giro fino a Viareggio, ti regalo un pezzetto di lievito madre ^_^
Cara Consu, pensa che l'ho appena scoperto questo miele... ma non lo abbandono più.
EliminaAiutooo, mi parli di lievito madre ma sai che non ho pazienza di curarlo...
Un abbraccio e grazie, Lorena
Buongiorno....ho ripreso anch'io a mangaire pane e marmellata la mattina (no il burro per evitare di lievitare ancora di più!!!)
RispondiEliminaBuongiorno a te Mila. Quando posso permettermi queste colazioni, per me è un giorno di festa...
EliminaUn abbraccio, Lorena
È da più di un anno che seguo questo blog e spesso faccio le sue ricette che mi vengono sempre bene ma non avevo mai scritto un messaggio (non capivo come si faceva). Mi piace moltissimo leggere i suoi racconti toscani, sono carichi di amore per quella terra ma anche di nostalgia per non viverci.
RispondiEliminaAnch'io quando vado in vacanza poi carico la macchina di cibi tipici.
Grazie per quanto condivide. Sonia C. La seguo da Verbania
Cara Sonia buongiorno e grazie mille per i graditissimi complimenti.
EliminaEh si, effettivamente ho una vera passione per la Toscana che sento casa mia e, ogni volta che devo lasciarla, è un dispiacere immenso che cerco di compensare portandomi a casa il più possibile...
La aspetto ancora qui sul mio blog con nuove ricette e nuovi racconti 🙂, a presto.
Lorena
Una colazione ricca, gustosa e salutare!!
RispondiEliminaNon conosco questo miele, lo cercherò nella mia prossima visita in quei posti incantevoli....
Mi piace molto il pane che hai preparato!
A presto
Sabrina
Ciao Sabrina, anch'io non lo avevo mai neanche sentito nominare. Eppure fa così bene...
EliminaPurtroppo però viene prodotto solo in determinati periodi e non sempre si trova. Io l'ho preso all'Abbazia di Sant'Antimo.
Buon w.e., Lorena
e questa bellezza non la inserisci nelle RICETTE ITINERANTI? la raccolta al posto di Panissimo...... la trovi da me se vuoi!
RispondiEliminaFatto! Grazie mille per l'invito Sandra.
EliminaBuona giornata, Lorena