Non amo fare la spesa nei grandi supermercati, troppo dispersivi e poi mi sento una anonima tra gli anonimi. Preferirei di gran lunga il contatto umano e la fiducia che si instaura con i piccoli bottegai di paese, dove ti conoscono per nome e dove ti puoi permettere anche qualche minuto di chiacchiere ed uscire dicendo la famosa frase: “segna sul conto”...
Ma purtroppo, pur abitando in campagna, per il grosso della spesa devo rivolgermi ai grandi centri e anche se, come ho detto, non li amo, non so come mai quando entro alla fine ci sto dentro il doppio del dovuto.
Guardo, riguardo, penso ad una ricetta e metto nel carrello i prodotti necessari poi ci ripenso e torno indietro... In tutto questo mio vagabondare in modo confuso nei lunghi corridoi tra uno scaffale e l’altro, mi piace osservare gli altri clienti e, devo dire, di aver notato con piacere che spesso, prima di mettere un prodotto nel carrello, inforcano gli occhiali e, come me, leggono per bene l’etichetta.
Questo vuol dire che forse si sta cominciando ad avere piena consapevolezza di quanto importante sia, per sé e per la propria famiglia, portare in tavola cibi quanto più sani possibile. Basta un poco di attenzione ed informazione in più e senza necessariamente spendere grandi cifre.
Recentemente ho intrapreso una collaborazione con il Pastificio Sgambaro, un'Azienda veneta che della produzione di pasta con grani 100% italiani ne ha fatto la sua missione e che vanta di essere tra le prime nel nostro paese ad aver avviato una produzione biologica a base di farro e kamut. Utilizza uno stile di pastificazione fondato sulle migliori metodologie: la trafilatura in bronzo e l’essiccazione lenta.
Mi hanno chiesto di ideare dei primi piatti con un loro tipo di pasta al farro dicoccum bio, in linea con la loro filosofia green, con prodotti di stagione.
Leggendo attentamente le caratteristiche di questo tipo di pasta, ho visto che il farro dicoccum utilizzato per produrla viene coltivato in Toscana, sulle magnifiche e incontaminate colline senesi, dall’Azienda agricola biologica Pieve a Salti. Dato che ero prossima alla partenza per una vacanza di due settimane proprio in quella zona, ho contattato il titolare dell’Azienda agricola chiedendo se aveva piacere di incontrarmi. Ho trovato una persona molto disponibile e alla mano che mi ha fatto visitare i campi che, con quella passione che viene dal cuore, coltiva a cereali antichi unicamente con metodo biologico.
Sotto un cielo diventato improvvisamente cupo e minaccioso, mentre camminavamo nei campi delle diverse colture di farro tra le spighe mosse dal vento, mi ha spiegato le importanti proprietà delle varietà di farro monococco e dicoccum e che, una volta raccolto, pulito e decorticato viene inviato al Pastificio Sgambaro per la preparazione dei vari formati di pasta.
Ma purtroppo, pur abitando in campagna, per il grosso della spesa devo rivolgermi ai grandi centri e anche se, come ho detto, non li amo, non so come mai quando entro alla fine ci sto dentro il doppio del dovuto.
Guardo, riguardo, penso ad una ricetta e metto nel carrello i prodotti necessari poi ci ripenso e torno indietro... In tutto questo mio vagabondare in modo confuso nei lunghi corridoi tra uno scaffale e l’altro, mi piace osservare gli altri clienti e, devo dire, di aver notato con piacere che spesso, prima di mettere un prodotto nel carrello, inforcano gli occhiali e, come me, leggono per bene l’etichetta.
Questo vuol dire che forse si sta cominciando ad avere piena consapevolezza di quanto importante sia, per sé e per la propria famiglia, portare in tavola cibi quanto più sani possibile. Basta un poco di attenzione ed informazione in più e senza necessariamente spendere grandi cifre.
Recentemente ho intrapreso una collaborazione con il Pastificio Sgambaro, un'Azienda veneta che della produzione di pasta con grani 100% italiani ne ha fatto la sua missione e che vanta di essere tra le prime nel nostro paese ad aver avviato una produzione biologica a base di farro e kamut. Utilizza uno stile di pastificazione fondato sulle migliori metodologie: la trafilatura in bronzo e l’essiccazione lenta.
Mi hanno chiesto di ideare dei primi piatti con un loro tipo di pasta al farro dicoccum bio, in linea con la loro filosofia green, con prodotti di stagione.
Leggendo attentamente le caratteristiche di questo tipo di pasta, ho visto che il farro dicoccum utilizzato per produrla viene coltivato in Toscana, sulle magnifiche e incontaminate colline senesi, dall’Azienda agricola biologica Pieve a Salti. Dato che ero prossima alla partenza per una vacanza di due settimane proprio in quella zona, ho contattato il titolare dell’Azienda agricola chiedendo se aveva piacere di incontrarmi. Ho trovato una persona molto disponibile e alla mano che mi ha fatto visitare i campi che, con quella passione che viene dal cuore, coltiva a cereali antichi unicamente con metodo biologico.
Sotto un cielo diventato improvvisamente cupo e minaccioso, mentre camminavamo nei campi delle diverse colture di farro tra le spighe mosse dal vento, mi ha spiegato le importanti proprietà delle varietà di farro monococco e dicoccum e che, una volta raccolto, pulito e decorticato viene inviato al Pastificio Sgambaro per la preparazione dei vari formati di pasta.
Sono una varietà molto rustica, poiché si prestano alla coltivazione in suoli poveri e aridi, hanno un’alta resistenza nei confronti delle malattie e non necessitano di particolari concimazioni.
Al ritorno da questa interessantissima visita che mi ha dato modo di vedere posti meravigliosi, ho pensato a come meglio preparare la pasta al farro dicoccum e, per rendere omaggio a questa terra tanto bella quanto ricca di eccellenti prodotti, ho deciso di prepararla così…
Al ritorno da questa interessantissima visita che mi ha dato modo di vedere posti meravigliosi, ho pensato a come meglio preparare la pasta al farro dicoccum e, per rendere omaggio a questa terra tanto bella quanto ricca di eccellenti prodotti, ho deciso di prepararla così…
Preparazione facile
Per 4 persone:
- per la quantità di pasta regolarsi in base alle proprie abitudini
(io ho utilizzato 400 gr di spaghetti)
- 700 gr di bietoline oppure erbette
- 180 gr di salsiccia toscana
- 10 pomodorini secchi sott'olio
- 1 cipollotto
- peperoncino (facoltativo)
- sale
- olio e.v.o.
- pecorino toscano stagionato da grattugiare
Lavare bene le bietoline e farle lessare in abbondante acqua salata per non più di 3 minuti quindi, con una schiumarola, prelevarle e metterle in uno scolapasta e tagliarle grossolanamente.
Importante: non buttare via l'acqua di cottura delle bietoline perché servirà per lessarvi la pasta.
Rompere a piccoli bocconcini la salsiccia e tagliare a striscioline i pomodorini secchi sott'olio.
In una larga padella fare ammorbidire il cipollotto in olio extra vergine di oliva e un goccio di acqua quindi aggiungere poco peperoncino sbriciolato, la salsiccia e i pomodorini secchi.
In una larga padella fare ammorbidire il cipollotto in olio extra vergine di oliva e un goccio di acqua quindi aggiungere poco peperoncino sbriciolato, la salsiccia e i pomodorini secchi.
Mescolare e cuocere a fuoco medio, con il coperchio leggermente scostato, massimo 10 minuti dopodiché aggiungere le bietoline senza strizzarle e lasciare sul fuoco ancora un paio di minuti.
Io non ho aggiunto sale in quanto la salsiccia e i pomodorini hanno dato la giusta sapidità.
Lessare la pasta nell'acqua delle bietoline, scolarla al dente quindi versarla nella padella con la salsiccia e lasciare insaporire sul fuoco ancora per un minuto mescolando.
Sempre meglio
RispondiEliminaGrazie mille
EliminaUn bellissimo racconto corredato da magnifiche fotografie e video. Beata te che hai la possibilità di vedere posti così.
RispondiEliminaUna ricetta splendida. Ma la salsiccia toscana si trova ovunque?
Grazie per aver condiviso tanta bellezza.
Martina
Ma grazie Martina, sono contenta ti sia piaciuto questo post. Si effettivamente sono posti bellissimi quelli che ho visitato in questa zona della Toscana.
EliminaPer quanto riguarda la salsiccia toscana temo la si trovi solo in quella regione ma puoi sostituirla con una normale salsiccia non grassa.
Ti ringrazio per il gentile commento e ti auguro buona serata. Lorena
Una ricetta davvero semplice quanto appetitosa. Da fare assolutamente. Immagini da rivista e posti bellissimi.
RispondiEliminaBuona notte, Patrizia
Ciao Patrizia, si una ricetta facile ma ti assicuro, di gran gusto… Le foto effettivamente piacciono molto anche a me, la fortuna di quel temporale in arrivo ha reso tutti i colori molto più cromatici.
EliminaGrazie e buona serata, Lorena
Cara Lorena,
RispondiEliminaOh tali prodotti grandi fare un pasto extra speciale. Cresciuto con amore e preparato con amore...
Indovinate cosa? Ho trovato le fave secche a WholeFoodsMarket in Atlanta. Quindi li proverò per stasera, si stanno immergendo in questo momento.
Abbracci
Mariette
Ciao carissima Mariette, come mi piacerebbe sapere bene l'inglese per parlare con te in modo fluente… Si, posso dire di avere accarezzato le spighe che vengono poi usate per fare la mia pasta. Sono felicissima che hai trovato le fave secche, fammi sapere come ti sono venute poi.
EliminaGrandi abbracci e spero che tu stia bene. Buona serata, Lorena
Carissima Lorena,
EliminaLe fave secche non erano molto buone, piuttosto duro, anche dopo un ammollo e un sacco di tempo di cottura. Soprattutto conoscendo la buona qualità di quelli freschi, questo è stato deludente. Non li comprerò di nuovo... Triste!
Buona notte,
Mariette
Ma noooo mi dispiace. Prova a renderle una purea e mangiale così... Buona serata Mariette
Elimina💗
EliminaGià le foto lasciano senza parole!!! Bella la ricetta
RispondiEliminaMila grazie mille, ti dirò che quando le ho scaricate sul pc sono rimasta anch’io a bocca aperta. Non pensavo fossero così intense. Certo i colori del cielo di tempesta hanno fatto la magia... Per quanto riguarda la ricetta, è semplice ma te la consiglio. È buonissima.
EliminaGrazie e buona serata, Lorena