Erano circa due anni che mi girava in cucina un foglietto con segnata la ricetta originale di questo piatto invernale toscano, continuavo a dirmi: "sabato prossimo la preparo" ma poi c'era sempre un'altra ricetta da preparare e questa veniva messa in coda. Ma stavolta ho trovato al mercato un bellissimo cavolo nero e finalmente mi sono decisa.
Una ricetta semplice da provare assolutamente e nonostante sia considerata una minestra, essendo molto sostanziosa e completa, diventa un piatto unico.
Rispetto alla ricetta originale, io ho usato la polenta taragna invece della normale gialla di mais e poi ho cucinato la polenta a parte mentre la ricetta originale vuole che la polenta venga cotta direttamente con le verdure ma, sinceramente, mi sembra diventi un pastone. Ho preferito distinguere le due preparazioni per poi unirle alla fine.
Due righe sulle origini di questo piatto...
Il bordatino è un piatto della cucina povera, un'antica minestra toscana realizzata con gli avanzi del giorno prima che si prepara oramai raramente nelle zone di Pisa, Lucca e Livorno.
Una ricetta semplice da provare assolutamente e nonostante sia considerata una minestra, essendo molto sostanziosa e completa, diventa un piatto unico.
Rispetto alla ricetta originale, io ho usato la polenta taragna invece della normale gialla di mais e poi ho cucinato la polenta a parte mentre la ricetta originale vuole che la polenta venga cotta direttamente con le verdure ma, sinceramente, mi sembra diventi un pastone. Ho preferito distinguere le due preparazioni per poi unirle alla fine.
Due righe sulle origini di questo piatto...
Il bordatino è un piatto della cucina povera, un'antica minestra toscana realizzata con gli avanzi del giorno prima che si prepara oramai raramente nelle zone di Pisa, Lucca e Livorno.
L’origine sembra sia livornese e pare che il nome “bordatino” derivi proprio dal termine “di bordo” in quanto preparata a bordo dei velieri che solcavano i mari durante le traversate intorno al 1700.
La ricetta originaria prevedeva l’utilizzo dei fagioli rossi ma in tempi più recenti si sono preferiti i cannellini o la tipica “piattella pisana”.
Per 4 persone:
- 300 gr di cavolo nero
- 300 gr di cannellini lessati (ho utilizzato quelli in lattina)
- 10 pomodorini (oppure 2 pelati tagliati a pezzetti)
- 2 gambi teneri di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- sale e pepe
- olio e.v.o.
Per la polenta:
- 250 gr di polenta taragna
- una noce di burro
Pulire e tagliare a tocchetti la cipolla, il sedano e la carota.
Togliere la costa dura centrale del cavolo nero (come indicato nel mio video a fondo pagina) dopodiché lavare accuratamente le foglie e tagliarle a striscioline.
In una capiente casseruola versare 4 o 5 cucchiai di olio extra vergine di oliva, le verdure tagliate, il cavolo nero e lo spicchio di aglio quindi lasciare cuocere qualche minuto.
Nel frattempo lavare i pomodorini e tagliarli a metà (oppure, se si usano i pelati, tagliarli a pezzetti) quindi unirli alle verdure.
Mescolare bene, salare e versare due bicchieri di acqua tiepida.
Fare cuocere, con il coperchio leggermente scostato, per circa 30 minuti dopodiché aggiungere i fagiolini cannellini scolati dalla loro acqua e lasciare cuocere ancora circa 10 minuti. Eventualmente regolare di sale.
A fine cottura le verdure non devono essere asciutte ma neanche troppo brodose.
Per preparare la polenta taragna che dovrà essere leggermente morbida:
Per preparare la polenta taragna che dovrà essere leggermente morbida:
in una casseruola antiaderente portare ad ebollizione 800 ml di acqua con mezzo cucchiaino di sale (leggere comunque le indicazioni sulla confezione della polenta) quindi versare la polenta mescolando e facendo attenzione che non si formino grumi.
Lasciare cuocere 40 minuti mescolando spesso e se dovesse essere necessario aggiungere ancora un poco di acqua calda.
A cottura quasi ultimata, aggiungere il burro e mescolare bene.
Servire mettendo in un piatto fondo la polenta livellandola bene e sopra le verdure, dare una leggera macinata di pepe e irrorare con del buon olio extra vergine di oliva.
Più che mai indicato in questa ricetta, per dare alla fine un tocco veramente particolare, il mio olio extra vergine di oliva prodotto sulle belle colline fiorentine dall'Azienda agricola Talente.
Oltre che il sapore, immagino il profumo. Che meraviglia.
RispondiEliminaGrazie Francesca. Era veramente ottima, di gusto e di profumo...
EliminaUn abbraccio e buona giornata, Lorena
Non puoi che scaldarmi il cuore con questa ricetta e con le tue parole d'amore x la mia Toscana <3 Grazie Lore <3
RispondiEliminaGrazie cara Consu, sai che io ho un debole per tutto ciò che è Toscana... Un abbraccio, Lore
EliminaMeglio tardi che mai... anche perchè hai realizzato un'ottima ricetta.
RispondiEliminaCiao Grazia, sapessi quanti foglietti sono in attesa di essere finalmente presi in considerazione... La fila è lunga!
EliminaGrazie mille per essere passata, buona settimana, Lorena
Per me senza cannellini, mi stra piace questa idea!!!! Provo a segnarmela anch'io sperando di riuscire a prepararla in meno di due anni!!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Ahaha ahahaha ciao Mila, no dai non aspettare tanto... Puoi mettere i ceci invece dei cannellini.
EliminaBuona giornata anche a te e grazie, Lorena
Buonasera, effettivamente tempo fa ho mangiato il bordatino originale con la farina cotta insieme alle verdure e era buono ma sembrava un pastocco. Così è sicuramente più buono. Grazie della dritta. Angela N. Caronno Pertusella
RispondiEliminaAngela buongiorno a lei e grazie per il commento. Io devo dire di non aver mai assaggiato la ricetta originale ma, così ad occhio, ho preferito fare questa mia variazione anche se, dovesse un giorno capitarmi, non mi lascerò sfuggire l'occasione di provare anche il vero bordatino.
EliminaBuona settimana, Lorena
Con la polenta taragna il cavolo nero ricorda il calore famigliare a tavola, grazie per la ricetta. Ottimo consiglio per pulire il cavolo nero, vi abbiamo messo il video qui https://cateringgrasch.it/cavolo-nero-propieta-antiossidanti-e-benefici/
RispondiEliminanella nostra pagina dove spieghiamo le qualità del Cavolo nero
Grazie mille per tutte le condivisioni.
EliminaBuona giornata, Lorena